“Musica Leggerissima”, “Dieci”, pizza al Salame Piccante e Rosato in Fiore Cantina Caleffi

“Musica Leggerissima”, “Dieci”, pizza al Salame Piccante e Rosato in Fiore Cantina Caleffi

Spineda, cioè strappata dai rovi e dalle spine col lavoro degli agricoltori, è un paesino, in provincia di Cremona (la spina verso Mantova) di neppure 700 anime, ma è conosciuto in tutto il mondo, Cina compresa, grazie a Davide ed Emanuele Caleffi, fratelli, agricoltori, sognatori e pragmatici, visionari e coraggiosi a mettersi in gioco, qualche anno fa, iniziando, o meglio, tornando, da quelle parti dove Bassa Cremonese, Casalasca e Mantovana si incrociano, creando un’isola magica tra i fiumi Oglio e Po, a coltivare la vite,  a fare vini naturali, che parlano di territorio, come piace al buon Dio. Fanno Lambrusco (in tre versioni), Malvasia (Andrea Scanzi, giornalista, opinionista, politologo e sommelier letteralmente ne va matto), Ancellotta e Cabernet Sauvignon (quella fetta di territorio, sospeso tra acqua e terreni fertili pare nata per coccolare questo vitigno).

Allora, fondamentalmente la cantina Caleffi, scelta dopo attenta selezione (con altre realtà) per rappresentare il vino italiano in Cina, nasce dall’idea di mettere in atto le antiche nozioni sulla coltivazione della vite e sulla vinificazione del vino.

La filosofia è quella di realizzare un vino di qualità, prodotto nel rispetto della vite e dei tempi naturali di vinificazione.

Sì… i vini Caleffi (www.cantinacaleffi.it) raccontano storie di lavoro, appartenenze, persone e terreni, la versione in Rosato del Lambrusco, Le Regone (la zona dove crescono le viti, terreni fertilissimi, argillosi è denominata Regone, zona in tempi remoti di origine palustre) in Fiore, ottenuto dalle seguenti uve: 80% Lambrusco Viadanese, 15% Lambrusco Salamino, 5 % Fortana

Il colore? Appunto rosato limpido con toni di melagrana.

I profumi? Profumo fresco, fruttato di piccoli frutti di sottobosco come la fragola e il lampone, sentori di erbe officinali e fiori.

I sapori? Fresco, allegro, fragrante, giustamente acido e sapido. Molto piacevole, snello e bevibilissimo.

Gli abbinamenti gastronomici al netto dell’accostamento, per quanto mi riguarda sacro, con la pizza? Mah … da solo risulta un buon aperitivo in grado di far decollare poi gli antipasti, le frittate, fritture di pesce, primi piatti delicati.

Perché questo vino mi emoziona? E’ un rosato unico, particolarissimo, ottenuto da una lavorazione attenta, selettiva e …intensa, caratterizzata dal brevissimo contato del mosto con le bucce delle uve per arrivare alla tipicissima colorazione. Le Regone in Fiore rappresenta insomma la storia di una scommessa vinta, di un’emozione sbocciata, di una storia a lieto fine, bevuto, studiato, apprezzato, goduto con una pizza al salamino piccante, ascoltando, in sottofondo, le migliori canzoni dell’ultimo Festival di Sanremo: “Dieci” di Annalisa e “Musica Leggerissima” di Colapesce e Di Martino.

stefano mauri

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