“Sognare ancora
Non è ancora finita l’euforia per un sogno che non credevamo possibile che è già tempo di futuro. Il calendario già pronto, vedi qualche post più in basso, ci risveglia. L’intervista a Sky di Armenia è già una sentenza. Tutte le volte che abbiam sentito le parole: ‘ Voglio pensarci’, ‘Voglioo prendermi una pausa di riflessione’ significava che ci avevano già mollato. Da tempo. Non c’è bisogno di girare il dito nella piaga, ricordando il trattamento ricevuto da Stroppa da quasi tutti i media cremonesi, moltissimi tifosi e soprattutto dalla società. Giovannino com’era chiamato ai tempi gloriosi del Milan, ha già deciso da molto prima di togliersi una bruciante soddisfazione. C’è qualcuno che non ricorda la stoffa del campione nel Milan dei record, prima che dell’allenatore. Evitiamo almeno di salire sul carro del vincitore: non è che in 5 mesi ci si dimentica di tutto eh… E i rinnovi a giugno li firma solo chi non conosce il calcio, o chi non ha mercato: ci sono tempi lunghi quando si tratta di progetti. Già dopo Natale chi scade a giugno inizia a programmare. Anche Giacchetta sembra al capolinea, il fatto che parli Armenia che abbiamo visto a Spezia incredibilmente venire a festeggiare sotto la curva, significa tanto per chi ha cercato di capire le dinamiche di questa Cremo targata Cavaliere. Ovvero deciderà, anzi ha già deciso, ancora lui. Senza affanno e con una logica molto cremonese come appariva già dalle parole rubate in occasione della retrocessione di 2 anni fa: ‘Cosa vuoi che sia. È normale. Non avevamo esperienza, è la prima volta. Non posso rimproverare nulla a chi arriva alle 7 della mattina e va via alle 7 di sera. I conti sono a posto, è tutto in ordine che è la cosa che più conta adesso. Gli errori li facciamo tutti, credi che io non abbia mai sbagliato? L’anno prossimo ci riproveremo. State calmi che se non è quest’anno sarà il prossimo e torneremo in A.” Alias siamo nelle mani del Cavaliere. Come sempre. Del resto dopo un filotto di due promozioni, una semifinale di Coppa Italia, e uno spareggio di  B perso c’è qualcuno che ha il coraggio di lamentarsi? O di dire ancora che ad Arvedi il calcio non interessa?
Rivedere i nostri colori a San Siro e all’Olimpico. Seguire la Cremonese nelle trasferte più insidiose a Parma, Como, Bergamo. Vivere un altro anno insiene a Lei.
Meglio tornare a dormire, si fa per dire, e tornare a sognare. L’U S.C. è in buone mani, il nostro Dovere è amarla e coccolarcela. Sempre”.

Così postarono sulla pagina social “ Milano Grigiorossa”. E il discorso regge. Nella Cremonese del generoso patron Arvedi, soprattutto decide il direttore generale Armenia. E il manager ha deciso di cambiare interpreti.

stefano mauri

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