No, Crema capitale del Granducato del Tortello non è una citta per automobilisti (ma pure questi lavorano e votano) e pedoni. Ah che mestieri cremaschi, no?

No, Crema capitale del Granducato del Tortello non è una citta per automobilisti (ma pure questi lavorano e votano) e pedoni. Ah che mestieri cremaschi, no?

Per carità ben vengano le asfaltature delle strade cittadine vecchie e dissestate, movimenti, strutture (ma qualcuno dovrebbe spiegare la funzionalità della cattedrale nel deserto ubicata dinanzi alla stazione di Crema) e strategie tese a sostenere una mobilità sostenibile, ecologica, futurista e futuribile, ma … dato che per lavoro e diletto (stressati dallo “Stare bene in casa” togliersi qualche sfizio non è ancora reato, no?) in Crema ci si può ancora, senza esagerare, spostarsi in automobile, ogni esigenza andrebbe, quantomeno, affrontata.. Ebbene, negli scorsi giorni, in particolare venerdì mattina 4 giugno, alle ore 07.30, orario di punta tra scuole, uffici e negozi in apertura, in determinati scorsi cittadini, ecco … sono costati abbondanti mezzorette. Questo quando sarebbe bastato aspettare un pochetto e … con la chiusura degli edifici scolastici per le meritate vacanze estive, la situazione si sarebbe sicuramente rivelata più fluida, no?

Insomma … Crema capitale del Granducato del Tortello non è una citta per automobilisti (ma pure questi lavorano, votano e voteranno).

Ah ci sarebbe poi sempre il problema dei ciclisti (e attenzione a quelli del Monopattino) che tanto in centro storico (aveva ragione l’ex sindaco Bruno Bruttomesso: in via Mazzini, via XX Settembre e piazza Duomo le bici non dovrebbero circolare), quanto un po’ qui e un pochino là, strecciano alla faccia dei pedoni (lasciamo stare gli automobilisti che a Crema non fanno audience) e dei malcapitati di turno.

stefano mauri

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