Noi che vorremmo tanto un locale dove i bambini non possano entrare anche a Crema
Lo scorso fine settimana, siccome volevo simpaticamente boicottare un luogo dove mi reco spesso perché ha calato drasticamente la qualità del cibo a fronte dell’aumento dei prezzi, mi sono recato a mangiare qualcosa in un locale del centro. Locale noto, zona centrale, tranquillo come frequentazione. Insomma ho una certa età i locali pieni di giovani ubriachi e musica al palo mi rompono il cazzo. Al tavolo da parte al mio c’era una coppia con le due figlie piccole al seguito. Due bambine bionde sul 6/8 anni. La madre, occhiaie segnate, per tutta sera si è lamentata del fatto che nella sua insalata non ci fosse la mozzarella, facendosi pure offrire senza riconoscenza dal gestore una bruschetta come scusante, il padre se ne è stato attaccato al suo smathphone per tutta sera.
Le due figlie hanno scorrazzato allegramente facendo un gran baccano, urtando tavoli e rompendo il cazzo, soprattutto nei pressi del mio tavolo. Ora. Ho 45 anni e non ho figli, per scelta, esco una sera alla settimana per fare quattro chiacchiere e bere qualcosa in pace. Aver passato due ore delle mia serata libera con due bambine rumorose e due genitori menefreghisti mi ha disturbato da morire. In tutto il mondo, Italia compresa, stanno sorgendo locali children free, luoghi dove i minori tipo di 12 anni non posso entrare. Poco tempo fa ho letto una discussione feroce a seguito della segnalazione di una madre radicale che voleva entrare proprio in un locale di quelli. Mica a Gattolino… a Roma, dove presumibilmente ci sono due milioni di locali. Si sa, di estremisti del cazzo è pieno il mondo.
Quanto mi piacerebbe che sorgesse anche nella Città Giocattolo un locale di questo tipo. Dove se ci vado sono certo che non avrò qualche poppante ineducato che fa casino tutta sera sotto lo sguardo assente di genitori maleducati. Sono certo che sarebbe un gran successo.
Emanuele Mandelli
