Per molto tempo, gli stereotipi di genere hanno influenzato il modo in cui vengono percepite e trattate le donne in diversi ambiti della vita pubblica e privata. Un ruolo secondario, di sfondo, passivo. Eppure qualcosa si sta muovendo. Nel mondo del lavoro, ma anche in quello sport e nel tempo libero, anche in settori tradizionalmente maschili come il gambling. I segnali di cambiamento ci sono, anche se la strada da fare resta ancora lunga.
Nel mercato del lavoro, ad esempio, le disuguaglianze continuano a essere ancora profonde. Le donne sono spesso associate a ruoli di cura, vengono considerate meno adatte a ricoprire posizioni dirigenziali e, in molti casi, guadagnano meno dei colleghi uomini a parità di ruolo. In Italia, ad esempio, il tasso di occupazione femminile è ancora sotto la media europea e le donne faticano a entrare e restare nel mondo del lavoro, soprattutto dopo la maternità. Gli stereotipi colpiscono anche i settori considerati “tecnici” o “scientifici”, come l’ingegneria, l’informatica, la finanza. La presenza femminile nell’ambito STEM è spesso sottovalutata e le giovani ragazze che scelgono percorsi di studio relativi a queste materie si trovano spesso a dover dimostrare il doppio per ottenere metà del riconoscimento.
Nel mondo dello sport, la disparità è ancora più evidente. Le atlete ricevono meno attenzione mediatica, meno sponsorizzazioni e meno premi in denaro. In molti sport, fino a pochi anni fa, le donne erano quasi invisibili. Oggi però qualcosa sta cambiando: il calcio, sebbene da molti sia considerato ancora uno sport “da maschi”, sta crescendo anche tra le donne, le Olimpiadi mostrano sempre più equilibrio tra atleti e atlete e i media iniziano a dare spazio alle storie di successo al femminile. Certo, esistono ancora pregiudizi sull’aspetto fisico, sulla forza, sull’emotività. Ma qualcosa sta cambiando. Così come qualcosa sta cambiando nel settore del gambling, tradizionalmente considerato un universo maschile, competitivo, adrenalinico. Eppure, secondo una recente ricerca condotta da Uplatform, la realtà è sempre più diversa.
Le donne stanno diventando protagoniste nell’iGaming, sia come utenti che come professioniste. Oggi, si legge in questo articolo di Giochidislots, le donne rappresentano tra il 30% e il 40% dei giocatori online, con tassi di crescita superiori a quelli maschili. E non solo: sono anche sviluppatrici, manager, amministratrici delegate. Le giocatrici online preferiscono forme di intrattenimento coinvolgenti e sicure, come le lotterie, il bingo, i giochi da casinò a bassa volatilità. Un vento del cambiamento che non è passato inosservato nell’industria del gioco, che ha capito che le donne possono essere il futuro dell’intero settore.
Queste storie dal mondo del lavoro, dello sport e del gaming raccontano tutte la stessa trama: gli stereotipi di genere non sono solo immagini culturali, ma barriere concrete che influenzano le possibilità delle persone, le loro ambizioni, la loro libertà. E qualcosa sta cambiando, ma ancora molto resta da fare.