Il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, ha emanato una ordinanza contingibile e urgente avente ad oggetto “Emergenza epidemiologica da COVID 19 – provvedimenti urgenti e temporanei a seguito D.P.C.M. 11.3.2020” che, assumendo le indicazioni del DPCM dell’11 marzo, individua i servizi essenziali che il Comune erogherà nelle prossime settimane, almeno fino al 25 marzo e nell’ottica di prolungare la rimodulazione fino al 3 aprile, e dispone di conseguenza la chiusura di tutti gli altri servizi ed uffici.

I servizi essenziali individuati sono nove:

 

1) Stato civile, limitatamente alle dichiarazioni di nascita e morte

2) Anagrafe, limitatamente a pratiche urgenti per Carte identità, Cambi e immigrazione e cancellazioni

3) Ordine pubblico, pubblica sicurezza e polizia giudiziaria

4) Protezione civile

5) Servizi in materia di organizzazione generale dell’Amministrazione: Segreteria Generale, di supporto agli organi di governo del Comune, Ragioneria ed Entrate/Tributi; Personale, Economato, Sistemi informativi

6) Pronto intervento manutentivo e tecnologico; Servizio Ambiente

7) Servizi Sociali e di prossimità

8) Servizi cimiteriali

9) Servizio Protocollo e Notifiche

 

I lavoratori opereranno a questi servizi in turnazioni minime e quando possibile anche in “lavoro agile” oppure anche con la formula del “comando in disponibilità”: riserve di personale in reperibilità.

 

Sulla scorta delle norme che disciplinano questa emergenza sanitaria e la ratio che le ispira, vale a dire quella di lasciare a casa il maggior numero possibile di persone, tutto il resto del personale comunale di servizi diversi da quelli essenziali, oppure dei medesimi servizi che non venga impegnato in presenza, in lavoro agile o in disponibilità, sarà in ferie, smaltendo quelle degli anni passati alle quali verranno aggiunti sette giorni di quelle del corrente anno 2020.

Per i lavoratori e le lavoratrici con poche ferie residue, dopo la fruizione dei 7 gg delle ferie 2020 scatterà il lavoro agile oppure il comando in disponibilità.

 

Il sindaco, nella lettera inviata ai dipendenti per spiegare questa ordinanza, comprendendo i sacrifici chiesti, spiega che “l’emergenza sanitaria impone scelte drastiche a tutela della salute pubblica e la cornice normativa che disciplina tale emergenza mi consegna anche questa responsabilità, cui non posso, né voglio sottrarmi. Tutto ciò premesso, ringrazio a nome mio personale, degli assessori, dei consiglieri e dei cittadini di Crema tutti e tutte voi per i tanti comportamenti esemplari cui ho assistito direttamente o dei quali sono venuta a conoscenza in queste settimane, che vanno ben oltre il senso del dovere. Comportamenti che parlano di dedizione, tenacia, abnegazione, generosità, solidarietà per i vostri colleghi, amore per il vostro lavoro e il nostro Comune. Da questo giacimento di valori e buone pratiche ripartiremo, presto, insieme”.

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