Padre Gigi Maccalli e il suo libro “Catene di libertà” protagonisti al Salone del Libro di Torino

Padre Gigi Maccalli e il suo libro “Catene di libertà” protagonisti al Salone del Libro di Torino

Quindi padre Gigi Maccalli e il suo libro “Catene di libertà”, nei giorni scorsi sono stati protagonisti al Salone del Libro di Torino. Ecco, il resoconto di due studenti liceali, ospitato sulle pagine della Società delle Missioni Africane, presenti alla presentazione torinese del missionario madignanese:
> Padre Pier Luigi Maccalli è stato ospite al Salone del Libro per presentare la sua autobiografia “Catene di Libertà”, edito da EMI.
> È stato intervistato dal giornalista e scrittore Mario Calabresi.
> Il volume è un diario di riflessione sulla sua terribile e lunghissima esperienza durata venticinque mesi, mesi duri durante i quali è stato prigioniero di un gruppo di jihadisti nel deserto del Mali.
> Padre Maccalli ha raccontato della sua vocazione di missionario, nata dalla sua passione per la medicina vista come mezzo per aiutare le persone malate e i bambini malnutriti.
> Il primo elemento che messo in luce padre Gigi è la durezza dal punto di vista dei rapporti umani e la tristezza, soprattutto dal punto di vista di un portatore di pace e un costruttore di ponti come lui, nel vedere i giovani jihadisti educati alla violenza e alla guerra.
> Questo ha provocato in lui un vero e proprio sentimento di fallimento dopo anni di lavoro alla ricerca di un futuro diverso per i giovani africani.
> I rapitori, in modo controverso, diventano a loro modo “ostaggi” dell’analfabetismo e della propaganda religiosa e politica. Questa infelice ideologia ha pervaso i loro cuori e le loro teste. E queste sono “storie ferite” di persone abbandonate a loro stesse.
> Padre Maccalli ha inoltre mostrato i suoi “regali del deserto”: un anello della catena che gli legava i piedi durante la reclusione, un rosario realizzato con una stoffa che utilizzava per ripararsi dal sole e due bastoncini levigati di legno che formano una croce.
> Un altro regalo importante per il missionario è stato il silenzio, silenzio che è stato necessario anche una volta tornato a casa per riflettere e rielaborare l’accaduto.
> “Soltanto uomini e donne che hanno portato e subito catene di libertà porteranno pace, perché la pace non può arrivare da poteri alti o da armi e guerre”
> Questo il messaggio Del religioso il quale ha sottolineato l’importanza di non incatenare mai nessuno, neanche costruendo catene invisibili con le parole. Infatti dovremmo disarmare la parola e abbattere i pregiudizi.
> Così si conclude il toccante incontro con Padre Pier Luigi Maccalli.

sm

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