Per caso, per gioco: la poesia per le storie finite, interrotte, deviate e mai sbiadite

Per caso, per gioco: la poesia per le storie finite, interrotte, deviate e mai sbiadite

Per caso, per gioco (A Soncino, al Rosè Kettmeir)

 

Ritrovarsi così

Per caso, per gioco, incrociati

Divisi, distanti

Su tavoli separati

Dinanzi a un Rosè

Altoatesino, Kettmeir

Qui a Soncino,

Città bella, magica

E pensare

Per caso, per gioco

A quel che sarebbe stato

Se anziché travolgerci

Con parole mai dette

O silenzi lancinanti

Ci fossimo lanciati

Spinti dall’amore

Nella forza delle parole

Che aprono scenari

Per andare oltre,

Avanti soprattutto;

Già ritrovarsi così

Per caso, per gioco

Ai piedi del castello

Che un tempo fu nostro,

Dinanzi a un Rosè

Fa strano, mette malinconia

E mentre lascio il bar,

Scherzo della sorte

Mi cade il portafoglio:

Lo raccolgo subito

In tempo per scorgere

Da quel tavolo defilato

Il tuo sguardo stranito

Incrociare un secondo

Il mio spirito inquieto

Eppure ancora rapito

Da ciò che non è più stato

 

 

Stefano Mauri

 

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