Piena del Serio, il picco ieri notte alle 4.20 ancora chiusi i ponti di Casale e Ricengo

Piena del Serio, il picco ieri notte alle 4.20 ancora chiusi i ponti di Casale e Ricengo

Situazione del Serio ieri sera alle 23.00:  situazione idrometrica è peggiorata il livello rilevato a Ponte Ceme (BG) è di circa 2,5 metri. Questo implica un’ondata di piena superiore a quella registrata domenica e rispetto a quella prevista all’ultima riunione della Protezione Civile. Il comunicato di ieri sera recitava: “Si sta procedendo a contattare le abitazioni in città prossime al fiume Serio, per valutare eventuali evacuazioni dei residenti: in particolare nelle vie 4 Novembre, Mirandola e Ricengo. In quest’ultima via sono state allontanate 8 persone.  Tutte le forze, Protezione Civile, Vigili del fuoco, polizia locale, sono in campo monitorando la situazione, sotto il coordinamento del Sindaco. Restano valide, e ancora più raccomandabili, le precauzioni per questo particolare stato meteorologico e dei corsi d’acqua. È fatto assoluto divieto avvicinarsi alla passerella sul fiume”.

Messaggi rilasciati sui profili Facebook del sidaco Stefania Bonaldi e di Matteo Gramignoli durante la notte spiegano l’evoluzione della piena. Il picco massimo è stato alle 4.20, più 3 metri al ponte di via Cadorna. Informazioni raccolte stamattina danno come chiusi al traffico i ponti di Casale e Ricengo. A Montodine la piena è arrivata dove sono stati effettuati i lavori per il cedimento della strada quest’estate. Durante la notte è stato dato l’allerta agli abitanti di parecchie vie cremasche che si trovano nelle vicinanze del corso d’acqua.

Si attende un comunicato dell’amministrazione in mattinata.

AGGIORNAMENTO

La situazione del Fiume Serio a Crema sta registrando il picco massimo di piena dalle ore 4.20 con un livello al ponte di Via Cadorna di 3.00 Mt. Di concerto con i funzionari AIPO si ritiene che, non essendo più aumentata la portata ed essendo da ore scesi i valori di Ponte Cene e di Mozzanica, il livello non possa che scendere gradualmente.
E’ stata costantemente monitorata la situazione delle abitazioni lungo il Serio in tutto il tratto cittadino, da via Ricengo e via Mirandola a San Bernardino, a via Alberelle a Santa Maria, alla Buca a ponte Serio, fino alle vie Cremona e Canobio. In alcuni casi le condizioni rilevate hanno imposto l’allerta dei residenti e, in sporadiche situazioni, l’evacuazione a titolo precauzionale.
La situazione è costantemente monitorata e tutta l’area adiacente le rive resta impraticabile e ancora totalmente invasa dalle acque. Dunque ne è assolutamente vietato l’accesso.
Le scuole saranno regolarmente aperte. “Il gruppo di Protezione Civile Lo Sparviere ha fatto e sta facendo un lavoro eccezionale”, commenta il sindaco, Stefania Bonaldi, “coadiuvato dalla polizia locale. Naturalmente anche vigili del fuoco e altre forze dell’ordine stanno facendo tutte la loro parte, al meglio delle possibilità di ciascuno. Seguiranno aggiornamenti che confidiamo positivi”.

 

AGGIORNAMENTO

la situazione sta tornando gradualmente alla normalità. Il livello idrometrico ha toccato il punto massimo di 3,2 metri all’incirca alle 4 del mattino. Ora è a 2,5 metri e secondo le analisi della Protezione Civile scenderà ancora.
Il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, tiene a ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per gestire questa emergenza:

Voglio ringraziare tantissimo gli operatori del nostro gruppo di Protezione Civile Lo Sparviere che con il loro presidente Giovanni Mussi hanno messo in campo una professionalità, serietà e abnegazione davvero formidabili, fondamentali per gestire situazioni critiche come quella che si è profilata questa notte. Ora possono andare a riposare, anche se molti di loro sono andati direttamente al lavoro! Ringrazio anche gli agenti di Polizia Locale del Comune di Crema con il comandante Semeraro e il dirigente dell’UT comunale Paolo Margutti, pure impegnati in misura fuori dall’ordinario. 

Grazie infine a tutti coloro che, tramite i social network o le telefonate, hanno segnalato anche durante la notte situazioni di rischio o comunque meritevoli di attenzione, é stato un modo importante per contribuire a rendere il nostro lavoro più efficace e capillare. 
È stata una lunga notte, carica di tensione e preoccupazione, ci spiace per i disagi creati dall’acqua, perché alcune situazioni sono davvero complicate, posso assicurare che l’impegno di tutti noi è stato massimo. Una dedizione persino commovente”.
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