Piero Riggio: “Le mie stelle? I miei clienti e con Checco formo una coppia rock”

Piero Riggio: “Le mie stelle? I miei clienti e con Checco formo una coppia rock”

Siciliano – lombardo, o meglio, Milanese dato che ormai respira nebbia da una vita, Piero Riggio chef, o meglio cuoco un po’ guascone (senso buono) e un tantino mediterraneo (causa i suoi gusti … ai fornelli), ecco da qualche anno, con Francesco Foppa anima la leggendaria Trattoria Toscanini di Ripalta Guerina.

E col mitico Checco, Piero forma una coppia gastronomica da mille e una notte: loro sono il quadro e la nuova, fiabesca location del ristorante ad ispirazione settentrionale – meridionale (tranquilli non c’entra la politica, ma la carta menù) ripaltese la degna cornice. Chapeau!

Particolare non indifferente: dà del tu a parecchi vip, compreso l’immenso Antonino Cannavacciuolo, ma il Riggio non se la tira per niente e la materia enogastronomica, sì la mastica assai. Degustare per credere!

Senti ma è più facile cucinare il pesce o spadellare per così dire alla cremasca?

La cucina marina chiede innanzitutto il rispetto della materia prima che ovviamente deve essere di ottima qualità. Ma poi col pesce occorre stare diciamo molto, molto attenti quando si è dinanzi al piatto cottura.

Come mai uno come te, un uomo di mondo è finito …dalla splendida isola sicula alla Padania e poi a Ripalta Guerina nel Granducato del Tortello?

Sono arrivato a Milano da ragazzino e subito ho iniziato a sgobbare, non ancora quindicenne, in varie cucine meneghine. Lì è iniziato il mio percorso che, a distanza di tanto tempo, proprio per lavorare, per fare cioè quello che so e amo fare, qualche anno fa mi ha portato dalle vostre parti per rilevare il ristorantino Trattoria Toscanini e formare, col buon Checco, un’accoppiata straordinaria. Trasferiti nella nuova ubicazione un anno e mezzo fa, pazientemente ho affiancato allo storico menù prevalentemente padano, piatti e portate a base di pesce di mare. E l’affezionata clientela, capite e apprezzate le mie scelte ora sta premiando la svolta marina intrapresa tempo fa.

Ti piacciono i Tortelli Cremaschi?

Oggi che li faccio, dopo essere stato a scuola da una maestra di Ripalta Guerina sì. Ma quando verso la metà degli anni Novanta li provai la prima volta rimasi deluso. Non li avevo capiti come portata, pensavo fossero a base di zucca.

Come fai a conoscere tanti vip?

Beh ho lavorato per decenni tra Milano e la Spagna, compresa una parentesi alla corte del servizio ristorazione dell’Associazione Calcio Milan. Ergo frequentando quegli ambiti, direttamente o indirettamente di gente più o meno famosa ne ho conosciuta tanta. Con Federico l’Olandese Volante è nata una bella amicizia, ma anche con vari speaker dell’emittente radiofonica Rtl 102,5 ho un certo feeling.

Al vostro ambiente professionale giovano i tanti format televisivi culinari?

Mah… da una parte danno visibilità, ma dall’altra inculcano il concetto, sbagliatissimo, che per cucinare e diventare esperti in materia basta poco. Quello del cuoco è un lavoro durissimo; dura gavetta, esperienza, fatica, pazienza, competenza, creatività, fantasia e passione sono ingredienti fondamentali per lavorare come si deve.

Parteciperesti a un talent o uno show mediatico in qualche cucina prestata alla tv?

Per ora no poiché il lavoro ai fornelli della Trattoria Toscanini mi assorbe totalmente. E per come sono faccio bene soltanto una cosa, quindi o cucino o mi dedico alla televisione. Insomma sono tutto per la mia affezionata clientela, che i clienti rappresentano la mia vera stella. Ah sai una cosa?

Dimmi…

Ho appena gentilmente declinato, rimandato eventualmente la possibilità a data da destinarsi, l’opportunità di partecipare alla gara mediatica “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese.

Stefano Mauri

 

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