“𝐃𝐢 𝐄𝐥𝐞𝐠𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐂𝐨𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐔𝐦𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚̀
Da quando ho aperto la partita IVA nel 2009 e iniziato il mio percorso nella comunicazione,  𝐡𝐨 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐥’𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐢, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐢 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢. Ho collaborato con assessori, consiglieri comunali e regionali, sindaci, deputati, senatori, presidenti di commissioni parlamentari e perfino un paio di ministri.
Da tutti loro ho imparato qualcosa. E quasi tutti mi hanno lasciato un ricordo positivo, la conferma che la politica – nonostante la narrazione a cui siamo abituati – può ancora essere qualcosa di bello e utile. Ma i talenti più autentici, quelli che più mi hanno colpita, li ho sempre incontrati a livello locale.
Uno di questi è 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐃𝐞 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚. Coordinatore uscente di Fratelli d’Italia a Crema, la mia città.
Ricordo di essere stata la prima giornalista a scrivere della nascita di Fratelli d’Italia a livello locale, sulle pagine on line de 𝐿’𝐼𝑛𝑣𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑄𝑢𝑜𝑡𝑖𝑑𝑖𝑎𝑛𝑜.  FDI era un progetto nuovo, nato per dare una casa agli ex AN sotto la guida di una giovanissima Giorgia Meloni, e a cui in pochi aderirono. Molti preferirono restare sotto l’ala rassicurante di Berlusconi, con le sue percentuali a doppia cifra e le poltrone garantite.
( 𝑆𝑜𝑟𝑟𝑖𝑑𝑜 𝑎𝑚𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑠𝑖 𝑎𝑔𝑖𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑟𝑟𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎. 𝑀𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑒𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑛𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖. )
Giovanni De Grazia, invece no. Lui scelse di rimboccarsi le maniche, assieme a pochi altri, per costruire dal basso quello che oggi è il primo partito  a livello nazionale e locale.
Fin dalla prima telefonata, Giovanni mi colpì per la sua coerenza. E l’immagine di quell’uomo imponente, dalla voce pacata, che sapeva stemperare le tensioni con il suo savoir-faire e trovare sempre la sintesi giusta nei momenti più critici.
Di Giovanni ho sempre ammirato lo stile, la determinazione, la generosità. Perché anche quando il partito è cresciuto in modo esponenziale, ha continuato a giocare per la squadra, facendo spazio a tutti, valorizzando i talenti, proponendo il nome di altri al posto del suo.  Giovanni 𝐡𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐨 𝐞 𝐦𝐚𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐞́ 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨.
Si chiude  un lungo ciclo, durante il quale Fratelli d’Italia è diventato il primo partito del centrodestra. Chi si riconosce in quest’area dovrebbe dire grazie a Giovanni.
Grazie per essere stato un alleato leale, coerente e affidabile. Un coordinatore da prima linea, di quelli che prima di farsi fare le foto si mettono a montare il gazebo.
Di quelli che pesano le parole prima di uscire sui giornali, sapendo che sono un’arma pericolosa se usata senza equilibrio.
Uno di quei pochi politici che sanno che  è meglio tacere anziché dire stupidaggini per apparire.
Anche Fratelli d’Italia dovrebbe dirgli grazie. Perché sono uomini come Giovanni che, con il loro impegno silenzioso ma instancabile, il loro rispetto per il prossimo e la mente lucida anche su fatti storici, restituiscono dignità e onore alla destra.
Una destra che troppo spesso, nell’immaginario collettivo, viene ridotta a caricature nostalgiche, a slogan imbarazzanti o a figure prive di sostanza. Invece, la politica ha bisogno di persone come lui: capaci di costruire, di aggregare, di dare valore alle idee e alle persone, senza cercare riflettori o facili consensi, senza scivolare sul negazionismo storico pur rimanendo fedeli ai propri valori e alla propria storia.
Domani comincia un nuovo corso per la destra locale ed è difficile immaginare qualcosa di positivo all’orizzonte. Quello che possiamo fare è ringraziare chi ha attraversato il deserto per costruire qualcosa di nuovo e auspicare che, seppure in un ruolo diverso, voglia continuare a mettersi in gioco per quella che una volta si chiamava “buona politica” e di cui abbiamo ancora disperatamente bisogno”.

Così posto’ via social la giornalista, nonché consulente di pubbliche relazioni e politica Michela Bettinelli. E grazie a lei quindi Qualcuno che ringrazia Giovanni De Grazia, c’è. Grazie a lui a Crema i Fratellini’s di Giorgia Meloni, ci sono sempre stati, ci sono e ci saranno. E sarebbe bello se ora, il nuovo corso cremasco dei Fratelli d’Italia, ripartisse con l’ex coordinatore De Grazia, nella foto in compagnia del senatore Renato Ancorotti…

stefano mauri

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