Quel Fenomeno di Roberto Forti si … racconta su “RadioFenomeni”, lo spazio per chi ha fatto la storia delle radio. Chapeau!

Quel Fenomeno di Roberto Forti si … racconta su “RadioFenomeni”, lo spazio per chi ha fatto la storia delle radio. Chapeau!

Nome
Roberto Forti
Probabilmente ho usato il ciuccio come microfono dato che le prime parole dette in radio risalgono al 1976 quando a casa mia mio fratello aveva ‘costruito’ una radio molto locale diciamo di quartiere, radio Giorgio Sound.
La passione però era iniziata prima scimmiottando Arbore e Boncompagni al registratore. Con un pò di Awanagana american slang ho collaborato a varie radio del lodigiano, cominciando guadagnare i primi “gettoni” che mi rendevano professionale mentre frequentavo il liceo.
A 16 anni anche la prima serata di animazione in Discoteca, un locale di tendenza molto gay che proponeva, chissà perchè, lo striop femminile del giovedì, che avrei dovuto presentare e non guardare.ero minorenne. ( qui si aprirebbe la storia dei miei locali ma. sarebbe troppo lunga).
Poi il salto di qualità e di fiume spingendomi oltre l’Adda chiamato da uno dei primi network che splittava in varie provincie lombarde: International Radio di Crema, che non solo mi assume ma mi mette a dirigere il traffico artistico, gli art director e i programmatori erano ancora di là da venire.
Però il proprietario, personaggio molto creativo è già stanco del mondo del broadcast e passa di mano.
Mentre collaboro con radio di Milano in zona Statale e mi iscrivo all’università di giurisprudenza, mi chiama Zibetti con una proposta difficile da rifiutare, una radio da inventare e uno stipendio fisso e regolare.
Così comincia l’avventura Discoradio che gestita in collaborazione con i miei colleghi di allora e la fortuna dello Zibo arriva a sfiorare un milione di ascolti, prima di sfiorire com’è ora.
Essendo ai tempi quello che oggi chiamano uomo azienda poliedrico per Zibetti non ero solo la voce dance e irriverente (il Vasco della dance mi chiamavano Pap’s & Skar) di Discoradio, ma anche la voce ufficiale ed emozionale (una canzone un’emozione) che intratteneva su Radio Zeta.
Notato da Vimercati grande giornalista direttore di Telelombardia per come ‘combatto’ con gli ascoltatori che chiamano al telefono conduco per un paio di stagioni Buongiorno Lombardia il rotocalco informativo che apriva le trasmissioni del mattino, ma non ero abbastanza stronzo e.un’altra cosa per.vabbè ma anche questa è un’altra lobbie.
Zibo vende discoradio e finisce il nostro sogno che si era già disartistizzato ingabbiato con l’avvento del computer, che permetteva un controllo totale dell’editore o del direttore di turno su ogni singolo secondo di radio.e nascono le varie radio omologate di flusso inutile e continuo.mentre la radio Libera alla Finardi muore.
Mi prendo una pausa dal microfono, e mi prendo due Master in Mediazione civile e Familiare, e per le radio faccio consulenza aziendale.
Fino a che mi chiama Mirko, e conosco la Rita, e la voglia di cullare il microfono riparte e con sound con Radio Sound, ma anche questa è tutta un’altra storia.

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