In questi giorni si discute della possibilità di finalmente acquisire l’area Stalloni e di questo rendiamo merito al sindaco Bergamaschi.Sono trascorsi 43 anni dalla nascita di un Comitato per l’utilizzo dell’area degli Stalloni, promosso dalla redazione dell’allora mensile cremasco Punto a Capo e dal compianto Giovanni Bianchessi.
Al Comitato aderirono operatori culturali, associazioni (in primis l’ARCI zonale, l’UDI, il Cuore di Crema, ecc.), pittori, come Angelo Noce, Giobico, Maccalli, Bandirali, ecc.poeti come Chizzoli, Cappelli, Ceruti, gruppi teatrali, giornalisti e mezzi di informazione musicisti, grafici e colui che ha immortalato le iniziative del Comitato per aprire il cuore verde della città, Agostino Zetti.
La storia dell’area degli Stalloni ha inizio a fine 1600, con la costruzione di un chiostro; successivamente, nel 1704 si insedia un convento; con l’avvento di Napoleone a fine 1700 l’area diventa sede di un reparto di cavalleria; nel 1817 il comando militare austriaco trasferisce da Mantova a Crema il deposito Cavalli Stalloni; nel 1868 vengono trasferiti a Crema da Fossano altri stalloni; ai primi del novecento con la demolizione delle mura venete vengono ampliate stalle e depositi; nel 1955 inizia a svilupparsi il cavallo da sella e nel 1978 l’Istituto di Incremento Ippico viene soppresso. Il 31 marzo 1979, con Decreto del Presidente della Repubblica, vengono trasferiti i beni e le funzioni alla Regione Lombardia.
Il Comitato subito ha elaborato le prime proposte di utilizzo dell’area, a partire dall’apertura delle aree verdi, la loro accessibilità ai cittadini e al collegamento tra centro storico e Crema Nuova. Il Comitato aveva proposto il rafforzamento e l’estensione dell’ippoterapia. Il Comitato si preoccupò di far conoscere la proposta utilizzando i periodici Punto a Capo, il Cremasco, Ipotesi 80, Radio Luna e Radio International, oltre al lavoro di alcune giornaliste come Di Pierro Laura (La Provincia) e Sangiovanni Emma (Il Giorno).
Il Comitato fece partire una raccolta firme a sostegno della proposta, raggiungendo in breve tempo 4.000 firme.
Ovviamente coloro che si batterono per il cuore verde della città, sono contenti che finalmente si possa arrivare a questa soluzione, chiediamo alla Giunta, al Consiglio Comunale, di tenere conto delle elaborazioni fatte a suo tempo dal Comitato e soprattutto auspichiamo che i cittadini siano coinvolti attivamente nelle scelte di utilizzo di questa importantissima area della nostra città.
Per il Circolo di Rifondazione Comunista
“Peppino Impastato”
Il segretario cittadino
Beppe Bettenzoli
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