In relazione all’interrogazione presentata dai consiglieri della Lega Bergamaschini e Guatterini relativa al nuovo campo da calcio, suddivido la risposta sui due aspetti del tema così come posti nel titolo: prima i chiarimenti sul vincolo e poi le prospettive future.
Non senza, tuttavia, fare alcune precisazioni di premessa perché il tema dei vincoli è tema complesso e si rischia di alimentare confusione se non sappiamo bene di cosa stiamo parlando. Mi scuso quindi se risulterò un po’ didascalica ma siccome l’interrogazione fa riferimento “alla recente scoperta di un vincolo” mi tocca inquadrare l’area per dare conto dei vincoli (non del vincolo) cui è sottoposta e di cui l’Amministrazione era ben consapevole:
– Il vincolo di tutela ambientale sull’edificio “Cascina Pierina”, immobile sottoposto a tutela ope legis in quanto di proprietà pubblica e avente oltre 70 anni. Anche se il progetto di “Riqualificazione del parco” non coinvolge l’edificio in sé ma insiste comunque su parte dell’area circostante ricadente nel medesimo mappale della cascina, abbiamo richiesto alla Sovrintendenza l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori in base alle vigenti norme sulla tutela delle cose di interesse storico (art. 21 del D.Lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”). Autorizzazione concessa a dicembre 2023.
– La possibilità che su parte dell’area la Provincia imponesse la sussistenza di un vincolo paesaggistico a Bosco (art. 142 del D.Lgs. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”) era cosa ben nota ma non certa. Vincolo formalizzato dalla Provincia stessa con decreto n. 51 del 26/01/2024. Tale vincolo, ricadente su un’area di circa 34.000 mq, subordina gli interventi all’autorizzazione paesaggistica con eventuali compensazioni ambientali, che deve essere rilasciata dalla Provincia di Cremona, con parere vincolante della Sovrintendenza. Autorizzazione paesaggistica che è stata ottenuta per il progetto di riqualificazione dell’area a verde in fase di ultimazione.
– La verifica preliminare dell’interesse archeologico sulle aree oggetto di intervento, al fine di accertare, prima di iniziare i lavori, la sussistenza di giacimenti archeologici ancora conservati nel sottosuolo è, inoltre, un adempimento che i Comuni devono attivare nelle aree interessate dagli interventi di scavo per la realizzazione delle nuove opere.
Abbiamo quindi dovuto affidare un incarico per effettuare indagini esplorative, prima a gennaio 2024 con la realizzazione di 23 sondaggi nelle aree oggetto di scavo. Per uno di questi, dove sono stati rinvenuti alcuni frammenti ceramici, si è dovuta disporre un’indagine ulteriore e più esaustiva con altri sondaggi, durante la quale si è riscontrata la possibile presenza di un insediamento dell’età del Bronzo.
Ciò ha comportato un’estensione dell’area attenzionata, con l’apposizione di un vincolo archeologico e con la prescrizione che qualsiasi intervento ricadente nell’area individuata debba essere condotto con una ditta specializzata in ricerche archeologiche con personale specializzato in scavi di epoca preistorica e protostorica.
L’altra premessa su cui ci tengo a fare una precisazione riguarda i due diversi livelli dei progetti di cui stiamo parlando.
Gli interventi in corso e in fase ultimativa riguardano il progetto esecutivo denominato “Riqualificazione parco ex-Pierina”, approvato all’interno del più grande progetto “Rigenerando Crema 3C” e per il quale abbiamo ricevuto risorse PNRR.
Il campo da calcio non è ancora stato oggetto di alcun livello di progettazione, bensì è stato inserito nel masterplan approvato con delibera di Giunta n. 161 dell’8 giugno 2023. Come tutti i masterplan, rappresenta uno studio di inquadramento e programmazione urbanistica finalizzato al coordinamento delle future trasformazioni, dei futuri progetti e delle loro possibili localizzazioni.
Passo quindi alle domande:
“quando sono iniziate le interlocuzioni con la Sovrintendenza in merito all’area dell’ex Pierina” e “per quale motivo solo ora emerge il vincolo”:
come si evince dal percorso brevemente illustrato sopra, le interlocuzioni con la Sovrintendenza sono state sempre attivate nelle fasi corrette del procedimento amministrativo (nella fase del rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, nel parere sui mappali con vincolo monumentale, nella fase delle indagini archeologiche preventive) riguardante il progetto denominato “Riqualificazione parco ex-Pierina”, ben consapevoli del regime vincolistico.
Ci tengo a chiarire che, come in tutti i casi di opere pubbliche su beni sui quali ricadono vincoli specifici (paesaggistici, archeologici, monumentali…), tali vincoli non precludono affatto la realizzazione delle opere ma le subordina ad autorizzazioni. Prova ne è che il progetto finanziato dal PNRR è quasi giunto a compimento.
Si chiede poi “se l’amministrazione ha effettuato verifiche preventive sulle aree individuate per il campo da calcio”.
Tutte le verifiche e le richieste di autorizzazione sono state fatte sul progetto di “Riqualificazione parco ex-Pierina” e sugli interventi lì previsti. Del resto, le autorizzazioni si devono chiedere a seguito della presentazione di un progetto per esecuzione di opere e lavori.
Tra gli interventi in corso di realizzazione alla Pierina, il campo da calcio non c’è, inserito invece nel masterplan indicato sopra.
E’ evidente – e si tratta semplicemente di buona gestione – che con i nuovi elementi emersi riguardanti il vincolo paesaggistico sull’area a bosco e quello archeologico, non ipotizzabile prima dell’effettuazione degli scavi, l’amministrazione stia ragionando e valutando l’opportunità se mantenere l’ipotesi del nuovo campo di calcio all’interno del perimetro del parco oppure se prevederne una diversa localizzazione così da non gravare il quadro economico con costi aggiuntivi. Ed è proprio a fronte di queste diverse opzioni che dobbiamo individuare la direzione da prendere.
Alle domande, quindi, su “quali alternative di localizzazione del campo sono attualmente al vaglio dell’Amministrazione” e “se sono già stati avviati studi di fattibilità su nuove aree per evitare ulteriori ritardi”, sottolineo quanto stiamo facendo:
1) abbiamo ricercato eventuali alternative partendo dalle previsioni del PGT vigente (quello da voi approvato) e dalle aree destinate a servizi sportivi già nella disponibilità del Comune, immaginando un campo da calcio con dimensioni conformi almeno dalla categoria Eccellenza e con relative tribune e ne stiamo verificando l’idoneità dimensionale e l’accessibilità. Specifico subito che le aree adeguate sono pochissime, a meno di andare su aree private anch’esse destinate dal PGT a impianti sportivi;
2) si sta ipotizzando anche l’utilizzo di altre aree, sempre individuate dal Piano dei Servizi a funzioni pubbliche ma non specificatamente destinate ad impianti sportivi (in ragione della flessibilità consentita dalle norme vigenti), e anche di queste verificando dimensioni e accessibilità, così come stiamo verificando se si possano prendere in considerazione aree che eventualmente potrebbero essere inserite in occasione della fase di revisione del PGT;
3) contemporaneamente, si sta anche esaminando la possibilità di una riqualificazione importante di un campo esistente per adeguarlo a categorie superiori, così da individuare un’area poi di minori dimensioni per costruirne uno nuovo adatto a categorie inferiori.
Una verifica, perciò, a 360 gradi, che ci permetta di andare nella direzione di un intervento che dovrà avere tutti i requisiti per dare alla città un campo da calcio adeguato e che possa rispondere pienamente alle esigenze delle società sportive locali, che saranno certamente coinvolte (gli interroganti chiedono “se si prevede di coinvolgere le società sportive e la cittadinanza nelle scelte della nuova area”), come del resto sindaco e delegato Della Frera, insieme alla commissione di competenza, hanno sempre fatto sui diversi temi legati allo sport e alle strutture sportive della città.
Per questo, alla domanda su “quali sono i tempi previsti per l’individuazione di una nuova soluzione definitiva” rispondo che saremo a breve nella condizione di individuare una soluzione definitiva, anche perché stiamo contemporaneamente approfondendo i criteri per la partecipazione ai bandi sugli impianti sportivi e all’accesso al credito sportivo.
E rispetto a “quali costi ha già sostenuto il Comune per le precedenti ipotesi progettuali”, specifico che sinora non abbiamo speso alcunché ma che, appunto, l’individuazione definitiva dell’area ci permetterà di dare l’incarico per la progettazione dell’opera.
Infine, alle domande “se l’amministrazione può garantire che la prossima scelta sarà definitiva, evitando ulteriori cambi di programma” e “quali garanzie si intendono dare alle società sportive e ai cittadini affinché questa volta il progetto venga effettivamente realizzato”, mi sento di poter affermare che, sebbene la certezza assoluta non possa essere mai data sulle cose umane, per il percorso che stiamo facendo e che ho descritto stiamo con serietà lavorando per creare le basi di una concreta realizzazione del progetto, sia relativamente alla scelta localizzativa sia per quanto riguarda lo stanziamento di risorse ad esso destinate.