E’ importante il tema oggetto dell’interrogazione perché riguarda la sicurezza e la tutela dei nostri concittadini e quali azioni il Comune ha messo in campo per organizzare la gestione e il superamento delle emergenze. Tema che ha a che fare con la programmazione territoriale e con il legame tra i diversi livelli istituzionali e tra i diversi strumenti di pianificazione che un Comune è chiamato ad approntare.
Un raccordo, quindi, sia in senso verticale che orizzontale, che deve essere sempre più stretto, proficuo e prezioso per la prevenzione, il monitoraggio e la gestione dei fenomeni e degli eventi avversi ed improvvisi, soprattutto alla luce delle nuove condizioni climatiche e della fragilità del territorio che stanno segnando questa epoca.

Passo quindi direttamente alle domande poste, cercando di dare risposte puntuali agli elementi richiesti ma anche sottolineando che la normativa relativa alla protezione civile è estremamente complessa perché su più livelli, sia in relazione alle tipologie di eventi emergenziali che alle articolazioni del servizio, sia riguardo alle competenze che alle funzioni attribuite ai Comuni, alle Province, alle Regioni e allo Stato nonché alle associazioni di volontariato della protezione civile, anch’esse articolate sui diversi livelli.
E sottolineando, soprattutto, che l’azione più importante rimane comunque quella della prevenzione. Qui non ne parliamo, ma molto si sta facendo su questo aspetto: formazione nelle scuole, comunicazione e informazione costante ai cittadini sui comportamenti e sulla consapevolezza del rischio, addestramento dei volontari e, per quanto riguarda più direttamente i Comuni, risorse e investimenti sulla sicurezza e sulla manutenzione del patrimonio pubblico (sull’antisismico, sulla prevenzione incendi, sugli adeguamenti impiantistici, ecc).
Vedremo dopo, sul punto riguardante la variazione di bilancio, l’attenzione costante dell’Amministrazione su questo tema con investimenti importanti.

1) Il Comune di Crema ha un Piano della Protezione Civile aggiornato?
2) E’ stata eseguita la revisione e la valutazione periodica del Piano di Protezione Civile?
Il Comune di Crema è dotato del Piano della Protezione Civile fin dal 2007 (quando ancora non era obbligatorio per i Comuni).
Il Piano attualmente in vigore è stato approvato con delibera di Consiglio Comunale n.  82 del 28.11.2013.
Lo scorso anno l’Amministrazione si è attivata per avviare il percorso di  aggiornamento complessivo del Piano Comunale di Protezione civile. A luglio 2024 è stato infatti affidato alla società ECOMETRICS S.R.L. l’incarico relativo all’aggiornamento del Piano. E perciò lo studio incaricato, con la collaborazione degli uffici comunali, ci sta lavorando in questi mesi, conformemente alle linee guida regionali per la redazione dei Piani di Emergenza comunali e alla più recente normativa nazionale e regionale in tema di Pianificazione d’Emergenza e, soprattutto, in parallelo e in raccordo con il lavoro sul PGT.
Non è infatti casuale bensì è una scelta voluta, quella di avviare l’aggiornamento del Piano contestualmente alla variante del Piano di Governo del Territorio, considerate le strette interrelazioni tra i due documenti. Interrelazioni che dovrebbero orientare la costruzione congiunta e integrata degli strumenti di pianificazione, al fine di assicurarne la coerenza con l’analisi degli impatti potenziali, gli scenari di rischio e le strategie operative conseguenti.
La stessa coerenza dovrà essere alla base anche del collegamento del piano con l’aggiornamento dello studio del rischio idrogeologico quale documento da predisporre in raccordo con il PGT (anch’esso in fase di elaborazione dal professionista incaricato).
Aggiungo inoltre che la redazione del nuovo Piano di Protezione Civile verrà effettuata attraverso l’applicativo PPC Online di Regione Lombardia, come previsto dai nuovi indirizzi operativi regionali. E proprio riguardo l’applicativo PPC Online regionale, è importante sottolineare che il Comune di Crema nel 2019 aveva deciso di aderire volontariamente alla sperimentazione del sistema informativo regionale.

3) Il Comune di Crema, con riferimento al proprio ambito territoriale, ha promosso la costituzione di un Gruppo Comunale di Protezione Civile ai sensi dell’art. 35 del D.Lgs. n. 1 del 2 gennaio 2018?
Fin dal 2013 il nostro Comune ha in atto una convenzione con l’Associazione Nazionale Autieri d’Italia sez. di Crema – Protezione Civile Lo Sparviere OdV. La convenzione ha scadenza nel 2027  e prevede che l’Associazione assuma il ruolo di struttura di supporto tecnico/operativo alle attività istituzionali dell’Ente in particolare:
“- nella prevenzione e previsione di quei fenomeni calamitosi che potrebbero interessare il territorio comunale;
– nella prestazione dei prioritari interventi tecnico/operativi e di assistenza alla popolazione in occasione di fenomeni calamitosi naturali o dovuti alla mano dell’uomo;
– negli interventi di ripristino ambientale, pulizia delle sponde dei corsi d’acqua che scorrono in territorio comunale e nei casi in cui risultino pericolosamente ostruiti da impedire un deflusso corretto delle acque;
– nella collaborazione alla redazione e/o all’aggiornamento del Piano di Protezione Civile del Comune;
– nel garantire l’ordinato svolgimento di eventi e spettacoli che richiamino un numero importante di persone ed a tutela degli aspetti attinenti la safety.”
In caso di emergenza, oltre al gruppo dello Sparviere collaborano anche gli uffici comunali ed in particolare il Servizio Tecnico e le altre forze dell’ordine secondo le procedure del Piano di Protezione civile e secondo il grado e la tipologia di emergenza stessa.
Le organizzazioni di volontariato sono cioè una delle componenti dell’ampio sistema di protezione civile del paese.

4) Nel caso di emergenza legata ad evento calamitoso o derivante dall’uomo che potrebbe interessare il Comune di Crema o un Comune limitrofo, le Associazioni di Volontariato di Protezione Civile deputate, ad oggi, con quali forze numeriche e specialità distinte potrebbero fronteggiarlo?
Ribadisco quanto detto sopra. In caso di evento calamitoso gli interventi di gestione e superamento dell’emergenza vengono attivati sulla base della gravità e dell’impatto del fenomeno. Di conseguenza, quindi, se non si tratta di un evento di tipo A –  cioè di un’emergenza locale che può essere risolta con le strutture a disposizione del Comune – sarà attivato il piano di protezione civile provinciale (come ad es. è stato fatto ad ottobre con la piena del Serio) o regionale o nazionale. Oppure, in casi specifici dovranno essere attivati i relativi piani specifici: ad esempio, nell’ambito del rischio industriale la pianificazione di protezione civile specifica è quella relativa ai Piani di emergenza esterna (PEE) degli impianti a rischio di incidente rilevante di competenza delle Prefetture.
Inoltre, dipende anche dalla tipologia di rischi. In alcuni casi, ad esempio, la competenza è affidata ad altri soggetti preposti (vigili del fuoco, forze dell’ordine, ecc) mentre al sistema della protezione civile compete fare da supporto.
Relativamente alle forze numeriche, l’associazione lo Sparviere conta oltre 40 volontari, una delle più numerose sul territorio. E colgo l’occasione per sottolineare quanto sia prezioso questo contributo alla città, così come lo sono le 34 associazioni di volontariato di protezione civile dislocate sul territorio provinciale con i loro oltre 700 volontari.

5) Se dovesse accadere una emergenza legata ad una calamità naturale o derivante dall’attività dell’uomo in altri luoghi del Territorio Nazionale o Internazionale, dove si andrebbe ad utilizzare parte della nostra Protezione Civile, abbiamo altre forze specializzate che possano sopperire ad un parallelo evento locale improvviso ed importante?
Sì, perché, come detto sopra, è un sistema che interagisce. Pensiamo solo alla Colonna mobile provinciale, cioè all’insieme di donne e uomini, associazioni, attrezzature e procedure operative che si attivano in tempi rapidi per gli interventi di emergenza.
E anche qui, colgo l’occasione per evidenziare l’importante lavoro che a livello provinciale si svolge per garantire un costante potenziamento del sistema di protezione civile: formazione, esercitazioni, attrezzature, parco mezzi. E tra queste azioni, con l’obiettivo di implementare la rete dei Centri polifunzionali di emergenza da destinare a deposito mezzi e attrezzature per emergenze varie nonché per addestramento ed esercitazioni della colonna mobile, rientra anche l’intervento avente un quadro economico di 600.000 euro che sarà a breve realizzato nell’area di fianco alla nuova Caserma dei Vigili del Fuoco.

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