Sabato 13 settembre 2025 alle ore 16:00, presso l’ex chiesa di Santo Spirito e Santa Maria
Maddalena in Crema, in concomitanza con l’inizio della vendemmia in molte zone d’Italia,
si tornerà indietro nel tempo ripercorrendo le tradizioni contadine legate a questo periodo.
Anche se oggi sembra incredibile (ma come precisamente riportato da Aldo Parati nel
suo libro “I Caalèr da la Luna”, edito nel 1990 dal Centro Culturale S.Agostino), fino alla
prima metà del secolo scorso erano diversi i campi coltivati a vite nel territorio cremasco,
anche se prevalentemente per consumo familiare.
In un mondo in cui ancora “non si buttava via nulla”, dopo una prima spremitura dell’uva,
alle bucce residue veniva aggiunta dell’acqua e si eseguiva una seconda torchiatura: in
questo modo si produceva il “Pisarèlo”, che, pur essendo un “parente povero” del vino
vero e proprio, abbondava sulle tavole dei contadini.
Tipico della zona era un vitigno chiamato “Querciàt”, da cui si produceva un vino di buona
qualità, definito “Cremaschì”; questo vitigno, così come gli altri meno pregiati, scomparve
dal territorio a causa della filossera, una malattia che colpì intere piantagioni
provocando così la conclusione della stagione della viticultura cremasca.
Il Centro Culturale Diocesano “Gabriele Lucchi”, in collaborazione con la Comunità del
Parco Regionale del Serio, invita la comunità cremasca a partecipare alla
rappresentazione in cartellone il 13.09.2025. All’evento prenderà parte il “Coro Armonia”
(che riunisce voci di Rovereto, Credera e Moscazzano), diretto dal maestro Luca
Tommaseo. Il Coro proporrà alcuni tra i canti della tradizione popolare contadina che
contribuivano a trasformare il “rito” della vendemmia in un momento di condivisione e di
socialità.
Gli artisti del “Coro Armonia”, vestiti con costumi d’epoca e muniti degli attrezzi agricoli
necessari per la spremitura, faranno rivivere ai presenti le attività tipiche della pigiatura
delle uve, per dare luogo ad una vera e propria festa contadina.
Alla manifestazione parteciperà anche il Presidente della Comunità del Parco Regionale
del Serio, Prof. Basilio Monaci, che ricorderà l’importanza dell’area verde protetta e
dell’impatto dell’agricoltura nel territorio cremasco; inoltre, tra un canto e l’altro, il
ricercatore storicista Luigi Dossena racconterà alcuni aneddoti della tradizione
contadina, aiutandoci a ricordare alcuni aspetti della vita nelle cascine fino alla prima
metà del secolo scorso.
L’evento sarà onorato anche dalla presenza del dr. Giorgio Cardile, assessore alla Cultura,
Turismo e Politiche giovanili del Comune di Crema.
Al termine, un rinfresco verrà messo a disposizione dei presenti; l’ingresso è libero

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