San Domenico, i rifondaroli non ci stanno alle dimissioni forzate di Lazzari e pensano alle vie legali

San Domenico, i rifondaroli non ci stanno alle dimissioni forzate di Lazzari e pensano alle vie legali

Il partito della Rifondazione Comunista prende atto della volontà, di parte della maggioranza che sostiene il sindaco Bonaldi Stefania, di voler procedere alla sostituzione del professor Lazzari Fausto come membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione San Domenico, nonostante lo stesso abbia chiarito con la nota del 28 ottobre di non aver mai formalizzato le dimissioni e di non volerle formalizzare. La motivazione risiederebbe nel fatto che la Fondazione è un ente di diritto privato, tanto privato che il comune di Crema versa nelle casse della Fondazione 400 mila euro e elegge tre membri del Consiglio di Amministrazione.

L’altra questione che ha dell’incredibile è che il professor Lazzari, come si legge nel verbale del 5 ottobre del CdA della Fondazione, avrebbe annunciato le sue dimissioni dopo che il Presidente Strada aveva sospeso la seduta. La maggioranza si è rifiutata di discutere la proposta di linee di indirizzo formulata dalla Segreteria del PRC, linee di indirizzo che chiedevano una gestione collegiale, meno dispotica e autoritaria della Fondazione; momenti di confronto e di condivisione della politica culturale tra Fondazione e Assessorato alla Cultura; relazione annuale, da parte della Fondazione, in Consiglio Comunale, sulle attività svolte, sulle proposte culturali e sulla situazione economico-finanziaria.

Il Partito della Rifondazione Comunista, ritenendo illegittima la sostituzione del professor Lazzari Fausto, invita i propri rappresentanti in Consiglio Comunale a non partecipare al voto relativo alla surroga illegittima di Lazzari Fausto, riservandosi iniziative legali contro la deliberazione consiliare che verrà assunta.

Il Segretario del Circolo di Crema del PRC
Beppe Bettenzoli

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