Mi è arrivata la notizia della scomparsa dell’amico Maurizio Cozzoli, il ‘caimano del Po’. Lo avevo visto appena prima di Natale da Carasi mentre facevo un aperitivo con i miei vecchi compagni di scuola e lui con gli amici del Lions. Si era fermato a parlare con noi e aveva raccontato ai miei amici di come fosse nato il suo soprannome. “Un giorno avevo detto a Giorgio – aveva raccontato – che ero appena stato in Egitto a fare una lunga nuotata nel Nilo. Lui mi aveva risposto che se in Egitto nuotava con i coccodrilli io sarei stato il caimano del Po”. Avevamo scherzato e lui aveva salutato augurando a tutti buone feste. Sapevo che non stava bene ma mai avrei immaginato che la sua vita sarebbe finita nel giro di una decina di giorni.
Maurizio, che da giovani chiamavamo Mao, era un fortissimo nuotatore di fondo mentre io gareggiavo in vasca. Quando ero a Mondo Padano lo avevamo accompagnato per seguire il tentativo della traversata della Manica (poi non riuscita), una impresa tentata di notte nelle fredde acque inglesi. Maurizio ha poi nuotato nei fiumi e nei mari di tutto il mondo, spesso per portare il nome di Cremona all’estero. Era diventato anche ‘cavaliere del Doge’ per le sue nuotate nel Canal Grande a Venezia.
Maurizio era anche socio del club grigiorosso ‘Attilio e Domenico Luzzara’, partecipava spesso alle serate del giovedì. Voglio ricordarlo con una foto al bar Dante insieme all’allora centrocampista grigiorosso Marco Giandebiaggi.
Ho letto dell’idea di realizzare una statua sul Po in suo ricordo, sono d’accordo.
Ciao Maurizio, non so se in cielo ci sono i mari, ma so che continuerai a nuotare.
Così posto’ via social il giornalista e scrittore Giorgio Barbieri.
stefano mauri