Short story, il primo amico non si scorda mai

Short story, il primo amico non si scorda mai

In seguito mi raccontò che aveva visto volare gli asini, ma ormai era troppo grande per credergli, benché fosse vestito di rosso, con le corna, la coda e un paio di zoccoli caprini al posto dei piedi: “Oèi, amico, lo sanno tutti che gli asini non volano ma hanno dei parenti, che si chiamano muli, che in cielo ci arrivano passo dopo passo e che fatica!”

Se domani passi ancora di qui, te ne racconto un’altra e vedremo sei troppo grande come credi. Pirletta!

Sai chi è quella?

E certo che lo so. La Pinuccia.

E poi?

E poi cosa?

Che cos’è la Pinuccia?

E’ quella che abita di fianco alla mia porta.

Va bene, e poi?

E poi cosa?!

La Pinuccia è… La Pinuccia è….

Una stronza, perché in classe è al primo banco e quando sei alla lavagna non smolla mai niente.

Fuochino… ma ancora non ci siamo. La Pinuccia è?

Che palle!

La Pinuccia è una bambina!

Che scoperta, lo sapevo anch’io.

E la Pinuccia, quando diventerà grande sarà? Sarà? Sarà una donna.

Bella forza. Anch’io da grande sarò un uomo!

Ecco, poi non venire a menarmela che non ti ho avvisato. Ciao.

Beppe Cerutti

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