Simonetta: “Annalisa e mi ha commosso. Il rock de Le Vibrazioni che emozioni”

Simonetta: “Annalisa e mi ha commosso. Il rock de Le Vibrazioni che emozioni”

E’ già al lavoro il musicista compositore cremasco, reduce da un Festival di Sanremo straordinario (terzo posto assoluto con Il mondo prima di te di Annalisa e… successo poprock entusiasmante con Le Vibrazioni e Così sbagliato, ndr) Davide Simonetta. Smaltiti lo stress, gli entusiasmi, il pathos e gli applausi (meritatissimi) sanremesi, tra l’impegno col talent Amici (è nel cast degli autori) e nuovi lavori in preparazione, praticamente il buon Davide … “vive” costantemente in studio di registrazione. E lì l’abbiamo intercettato al telefono.

Quindici giorni fa hai detto che ti aspettavi tanto dalla kermesse sanremese. Ecco alla fine è andata benissimo…

Alla grandissima, oltre le più rosee aspettative siamo andati. Essere arrivati, con Annalisa cantante meravigliosa, sul terzo gradino del podio festivaliero, beh è un sogno che si è avverato. Quest’anno mi ha emozionato tantissimo l’esperienza a Sanremo, quando ho sentito per la prima volta, dall’Ariston Il mondo prima di te, emozionatissimo, non mi vergogno ad ammettere che sì ho pianto per la commozione. Ma pure Francesco Sarcina e Le Vibrazioni mi hanno trasmesso molto.

Effettivamente Annalisa ha una voce bella ed è una grande interprete.

Ha tecnica e tecnicamente, in Italia ha pochi eguali oggi. Ha fatto un’interpretazione pazzesca e sempre in crescendo, che dire, letteralmente è stata straordinaria.

E Le Vibrazioni avrebbero meritato qualcosina in più…

Ci sta sì, ma il loro rock ha già successo in radio e negli altri canali d’ascolto. L’esibizione che Francesco e soci hanno fatto con Skin ha spaccato, il teatro è esploso.

Come hai trovato il Festival di Claudio Baglioni?

Ha fatto davvero un ottimo lavoro e da immenso artista qual è. Se poi pensiamo ai primi tre classificati e alla loro giovane età, allora emerge maggiormente la bontà del lavoro portato avanti da Baglioni e dai suoi collaboratori.

A margine del Festival della Canzone Italiana hai partecipato, in quei giorni sanremesi frenetici, a un convegno dedicato al futuro della canzone italica…

Sì il tutto organizzato dalla Siae, fammi ringraziare gli organizzatori che hanno invitato me e altri autori bravissimi tra i quali Federica Abate e Colapesce. Ad ascoltarci, in una tensostruttura vicina all’Ariston c’era tantissima gente. Che bello. In merito alle tematiche dell’incontro sono fiducioso, l’importante è avere voglia di fare, di proporre, di innovare e di migliorarsi sempre.

A cosa stai lavorando?

A tanta bella roba. Sai in un certo senso da Sanremo 2017 con Paola Turci a quello stratosferico concluso da poco si è probabilmente chiuso un ciclo. Sto già lavorando a nuovi generi, a novità creative e nuove svolte.

Stefano Mauri

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