Sindaci sui treni, Grassi da Casale sfoggia un misterioso libro. Vi sveliamo che libro era e perchè l’aveva con se

Sindaci sui treni, Grassi da Casale sfoggia un misterioso libro. Vi sveliamo che libro era e perchè l’aveva con se

Sindaci sui treni dei pendolari ieri. Ne hanno parlato tutti, ne abbiamo parlato anche noi. Nella foto apparsa un po’ su tutti i media tra i sindaci spicca quello scassamaroni di Antonio Grassi da Casale, e spicca anche un libro che tiene in mano in bella vista. In molti so sono chiesti che libro fosse e perchè Grassi lo abbia portato con se. Abbiamo guardato bene l’immagine scoprendo che si tratta da Il Disobbediente di Andrea Franzoso. E perchè Grassi l’ha con se? Per farci un’idea leggiamo la quarta di copertina:

Che cosa succede se un dipendente decide di non volgere lo sguardo altrove quando si accorge che il capo della sua azienda ruba? Se di fronte al dilemma: salvare la propria carriera o la propria coscienza, opta per quest’ultima? Nel febbraio 2015 Andrea Franzoso, all’epoca funzionario dell’internal audit di Ferrovie Nord Milano, scopre che il suo presidente utilizza denaro pubblico per i propri interessi. Fra le spese folli c’è veramente di tutto: materiale porno, viaggi, abiti firmati, poker online, oltre 180 mila euro di multe accumulate da suo figlio con l’auto aziendale. Ma ci sono anche tre quadri per l’ex presidente della Regione Lombardia, una stampa antica per il comandante dei carabinieri, consulenze a politici amici, e così via. Franzoso segnala il tutto internamente, ma gli dicono: «lascia stare». Decide di andare alle forze dell’ordine e presenta un esposto. Parte allora un’inchiesta della procura di Milano per peculato e truffa aggravata: il presidente è costretto a dimettersi ed è rinviato a giudizio. Andrea Franzoso, invece, subisce ritorsioni e un trasferimento in un altro ufficio, senza più alcun compito di controllo. Attorno a lui si fa il vuoto: i colleghi gli voltano le spalle e lo evitano. Infine, perde il lavoro. Questo libro è il racconto di quella vicenda, con una riflessione sul senso di quella scelta e sulle questioni che ne discendono: vale la pena essere onesti? Prefazione di Gian Antonio Stella. Postfazione di Raffaele Cantone.

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