Spunti Di…Vini: i vini, mantovani – gardesani, dal respiro internazionale della Cantina Ricchi

Internazionale, moderna, coraggiosa, avveniristica, ospitale, particolare, attuale, seducente, vera, genuina, graffiante come le canzoni di Emma Marrone, profonda come le poesie di Alda Merini, unica come la bellezza: queste e tante altre belle cose è la “trasversale” (per gamma “di…vini”) Cantina Ricchi. Partiamo da lontano, o meglio, dal significato letterale, che … l’affascinante etimologia del nome Ricchi, pescando dal sito internet aziendale di riferimento (www.cantinaricchi.it) beh risale alla lingua latina, Richinus: un territorio selvatico e difficile da coltivare.
La Cantina Ricchi è un angolo di paradiso, nel cuore dei colli morenici mantovani, terra di famose, epiche, leggendarie battaglie e punto d’incontro fra le culture veneta e lombarda. Una zona ricca di bellezze naturali, meravigliosi panorami e sapori gustosi e avvolgenti, grazie alla sua vicinanza con il lago di Garda, agli eventi geologici che l’hanno originato e soprattutto al clima mite che caratterizza Monzambano e i suoi terreni fertili, argillosi e morenici che marchiano tipicamente, in modo inconfondibile i suoi vini dotati di ottima sapidità ed elevata tipicità. Da generazioni gli Stefanoni si dedicano alla viticoltura per la produzione vinicola (articolata in più linee: “La Casina” dei Colli, Igt Alto Mincio, Metodo Classico Stefanoni, Le Vigne del Garda, I Cru Stefanoni, Le Grappe) e lavorano bene, col cuore acceso, la mente vispa e la voglia di lasciare un segno positivo attraverso studio, ricerca, laboriosità, pragmatismo, praticità, modernità, qualità e costante crescita Particolare non indifferente, da quelle parti si fa agricoltura veramente sostenibile (dal 2012), senza fronzoli o inutili menate e visitare la premiata e premiante Cantina Ricchi, accompagnati dalla responsabile dell’accoglienza Chiara Tuliozi, provare (e degustare) per credere è un’esperienza che resta, come restano le emozioni provate degustando gli spumanti (non si vive di sola Franciacorta, no?) coraggiosi, squarcianti, luminosi e fragranti che si fanno a Monzambano.
Per la serie “Attenti a quei due”, spazio a due vini degustati in cantina, il resto della ricca degustazione, ovviamente tocca a voi.
Garda Merlot Carpino: arriva da uve (Merlot) lasciate appassire e più che un vino è un’opera d’arte naturale potente, complessa, emozionante, vibrante, avvolgente, talentuoso in continua evoluzione dopo passaggi in botte e bottiglia prima di arrivare alla vendita.
Garda Meridiano Chardonnay: il bianco lacustre, maturo ma vivace, che non ti aspetti che sa di mare, sole e si fa ricordare… soltanto come certi veri amori sanno e riescono a fare.
Nota a margine: il ciclo di produzione della Cantina Ricchi avviene tutto internamente, con l’ausilio delle moderne tecnologie, ma nel globale rispetto della terra e della vigna, poiché il vino da lì arriva. Sempre nel mantovano, precisamente a Cavirana, trova ospitalità l’agriturismo con camere e ristorante “Relais Casina Ricchi”. Sottolineando che, l’Azienda Agricola Ricchi va considerata tra i pionieri nell’arte spumantistica (Metodo Classico) a Mantova e provincia, merita una menzione l’Igt Bianco Mandorlo, ottenuto dalla vinificazione di chicchi di uve Tuchi (praticamente il mistico Tocai Friulano che così, per legge e questioni geopolitiche non si può chiamare in Italia): degustarlo, sì è un’esperienza, da Standing Ovation… tutta da mordere e assaporare.
Chapeau all’Azienda Agricola Ricchi I cui vini a Crema si trovano (anche) al Retrò Garage Caffè e al Mostaccino.
stefano mauri