Gli Stalloni, come chiamiamo amichevolmente quella splendida area verde che sta piantata nel cuore della città… e che tragicamente da decenni non utilizziamo nella sua potenzialità. Nel corso dei secoli è stata tante cose: da monastero a caserma di cavalleria, fino a diventare un istituto di incremento ippico.
Più volte sono state avanzate delle proposte per poter recuperare e utilizzare l’area. Emerge dalle pieghe del tempo um documento datato 1980. Vale la pena di leggerselo per intero.
In questa prima pagina si può notare quante realtà diverse sociali, politiche, culturali nel 1980 scesero in campo per smuovere l’opinione pubblica. A seguire ecco il corpus della proposta:
Fa impressione vedere nero su bianco le dimensioni dell’area: 21 mila metri quadrati dove davvero potrebbe starci un seme di rinascita della città. Seguirebbe anche in maniera logica quella che è stata la storia dell’area che dal 1489 è un fiore all’occhiello. Da quando era monastero di Santa Maria Mater Domini, abitato da monache.A seguire negli anni in epoca napoleonica, nel 1808, il monastero viene chiuso e successivamente trasformato in caserma di cavalleria. Nel 1817, il complesso diventa sede dell’Imperial Regio Dipartimento degli Stalloni, istituto austriaco per il miglioramento delle razze equine. Il deposito stalloni ha svolto un ruolo importante nell’allevamento di cavalli per scopi militari, agricoli e di trasporto.
Con la meccanizzazione del XX secolo, l’importanza del cavallo diminuisce, portando al declino del deposito. Negli anni ’70, si tenta una riconversione delle attività verso l’equitazione sportiva e riabilitativa, ma il progetto fallisce. Diversi fattori hanno contribuito al fallimento, tra cui la mancanza di visione politica e la diffidenza verso il cavallo.
Negli ultimi decenni, gli Stalloni sono diventati un’area abbandonata e oggetto di contesa politica. Comitati di cittadini e forze politiche si sono mobilitati per il “riutilizzo” dell’area La gestione del centro è passata più volte di mano, fino alla chiusura definitiva nel 2014. Qualche passo avanti nell’utilizzo dell’area negli anni è stato fatto. L’amministrazione Bergamaschi ha infatti ottenuto spazi all’interno dell’area e anche all’interno dell’area dell’ex tribunale mettendoli a disposizione per innumerevoli servizi pubblici. Ma sarebbe bello poter avere molto di più da una splendida area che potrebbe offrire anche molto altro alla città.
emanuele mandelli