Stiamo uniti, Galimberti fa Morandi e spariglia le carte sul discorso Area Vasta nel cremasco. Ma Cremona ha bisogno di noi

Stiamo uniti, Galimberti fa Morandi e spariglia le carte sul discorso Area Vasta nel cremasco. Ma Cremona ha bisogno di noi

Galimberti fa: “Stiamo uniti”, che pare Gianni Morandi al Festival di Sanremo. Al sindaco di Cremona non piace, come a tanti da quelle parti, la voglia di indipendenza e secessionismo di Crema. Purtroppo non piace neppure da queste parti a qualcuno. Matteo Piloni per dire, su La Provincia del 9 luglio, fa una dichiarazione che pare una supercazzola da tanto equilibrismo ci mette dentro. Molto più definito Franco Bordo, uno dei nostri deputati a Roma, che dice così che per non rischiare di diventare periferici meglio guardare Mantova, tipo che per andare a fare un certificato di salcazzo cosa dovrete fare due ore di strada che si fa prima ad andare a Bologna in treno. So 107 chilometri. Andare a Parma per dire sono 102 e c’è l’autostrada.

Il buon Antonio Grassi, su La Provincia dell’8 luglio, dice: si chieda ai cremaschi cosa preferiscono. In un passaggio della sua lettera Galimberti tirava in ballo per l’ennesima volta il fatto che Cremona, Crema, Mantova e Casalmaggiore sono legate dall’asta del Po, come via d’acqua. E qui rispondendo Grassi mi tira in ballo, visto che recentemente ho ricostruito la vicenda del canale navigabile Cremona – Milano, mai fatto e irrealizzabile. Ecco magari leggetevi il libercolo, ve lo regalo. QUI per il pdf

Vorremmo ricordare che Crema dista dal Po i suoi 40 barra 50 chilometri e che la nostra città ha avuto un sviluppo socio economico bel lontano dal fiume, più vicino all’asfalto e a Milano. La Bonaldi imperterrita invece continua a battere sull’Area Vasta e si incazza pure con Galimberti, “prima fa i tavolo istituzionali senza invitarci e poi ci invita all’unità?”, stavolta la Stefy cia ragione da vendere. “Cremona ci vuole uniti ma sottomessi, titola in un fondo sul Nuovo Torrazzo Angelo Marazzi. Vero. Nonostante che il territorio cremasco oramai conti più di quello di Cremona. Lo dice la provincia di Cremona stessa nel Rapporto sulla popolazione residente. Clicca QUI.

Due periferie per una centralità è lo slogan dei sindaci secessionisti. Ma oh, guardate che la periferia è Cremona beh. È lei che se va con Mantova senza portare in dote la bella Crema, vivace e in crescita, fa una pessima figura. No che se porta in dote il casalasco. Altro che periferia. Alzino la mano quelli che abitano a Crema che sono stati in mezzo mondo ma manco sanno dove sta Casalmaggiore. Ellamadonna. Facciamo il contrario che così è un casino contarvi.

Emanuele Mandelli

(Visited 179 times, 3 visits today)