“Toccare per vedere”: Rotary Cremasco San Marco e Museo per far sperimentare l’arte alle persone non vedenti 

“Toccare per vedere”: Rotary Cremasco San Marco e Museo per far sperimentare l’arte alle persone non vedenti 

Integrazione non è solo abbattere le barriere architettoniche, ma permettere alle persone più fragili uguali opportunità di fruizione degli spazi e dei luoghi. Non solo i luoghi della città, le vie e le piazze, gli uffici pubblici, ma anche l’arte che è uno dei mezzi per qualificare la vita.

E’ stato questo l’obiettivo del service realizzato dal Rotary Cremasco San Marco, un service che è iniziato l’anno scorso nel pieno del periodo della pandemia e che si sta concretizzando nei suoi ultimi dettagli proprio in questi giorni e che è stato presentato nella sua interezza durante la conviviale di giovedì 28 aprile. Una serata che ha visto ospite la Dott.ssa Francesca Moruzzi, responsabile del Museo Civico di Crema e del Cremasco, che ha illustrato le diverse fasi e la particolare unicità del progetto.  Assente per impegni istituzionali in Consiglio Comunale, ma presente con la condivisione massima del progetto, l’Assessore alla Cultura Emanuela Nichetti.

Il service è nato da un’idea di Rachele Donati De Conti, presidente del Cremasco San Marco l’anno scorso, che ha voluto integrare il percorso di abbattimento delle barriere architettoniche messo in atto dall’amministrazione comunale (anche attraverso il rifacimento della piazzetta Terni De Gregory antistante il Museo Civico), con un intervento all’interno del Museo Civico stesso. Se le persone non vedenti possono arrivare fino al Museo, devono avere la possibilità di fruire della bellezza e dell’arte conservata nelle sale del Centro Culturale Sant’Agostino. L’idea ha visto il coinvolgimento del personale del Museo, in modo particolare della Dottoressa Moruzzi, e soprattutto ha ascoltato il parere diretto di chi andrà a fruire di questo intervento. L’aiuto di Davide Cantoni e dei suoi amici ha permesso di ascoltare dalla voce delle persone ipovedenti e non vedenti cosa volessero dal Museo di Crema.

Così è nata la possibilità di far toccare e sperimentare alcune opere esposte al museo alle persone non vedenti ed ipovedenti, attraverso la realizzazione di stampe tridimensionali di alcuni pezzi museali di particolare interesse culturale, artistico e storico. Le opere realizzate con la stampa 3D sono allestite all’interno del Museo Civico a fianco dei loro originali, in modo da integrare il percorso di fruizione delle persone non vedenti insieme al pubblico. Le opere saranno corredate da una audioguida che accompagnerà la mano del fruitore raccontando le caratteristiche dell’opera.

Il progetto ha visto una stretta collaborazione tra il Rotary e il Museo Civico, in un’ottica di service a favore della comunità e integrato nella comunità. Le sette opere – inizio di un progetto che potrà allargarsi nel tempo – sono state realizzate grazie al contributo del Rotary Cremasco San Marco, al Distretto Rotary 2050 e all’Associazione Popolare Crema per il territorio e rappresenta una particolare novità nell’ambito museale italiano, Una realizzazione analoga è presente infatti solo in una sala del Museo Egizio di Torino e in una sala dei Musei Capitolini a Roma.

Nelle prossime settimane l’intero progetto verrà presentato alla cittadinanza con un’inaugurazione ufficiale.

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