Vita da musicista, successo e musica: talento o fortuna?

Vita da musicista, successo e musica: talento o fortuna?

Queste righe vogliono essere un analisi del fenomeno, senza soffermarsi sui generi e stili della musica. Nel panorama musicale di oggi se togliamo quegli artisti che si sono affermati negli anni 70/80 e 90 dove i meccanismi del successo erano diversi, ciò che rimane nel panorama musicale è frutto del talento o della fortuna? I meccanismi sono cambiati notevolmente in risposta alla crisi subita dall’industria discografica.

Due realtà a confronto, la prima quella che ha regnato sovrana dagli anni 60 in avanti era la seguente: un artista o una band si esibivano in tutti i luoghi possibili inserendo nel repertorio anche musiche di loro composizione nella speranza che la loro esibizione venisse consigliata o ascoltata da un produttore musicale che riuscisse a cogliere delle potenzialità di sviluppo, dopodiche se il produttore riteneva valido il prodotto il gioco era fatto, la band o l’artista venivano spinti nella grande vetrina e scalava le classifiche, poi se artisticamente esisteva uno spessore e una dose carismatica, lo stesso consacrava poi il successo con altri pezzi successivi, altrimenti diveniva una meteora (presenza nel panorama musicale, ma senza il talento necessario per poterci restare).

Oggi lo stesso sistema non è più in uso, la rete offre la possibilità a un artista di presentare il suo prodotto a 360 gradi immediatamente, anche se poi farsi notare è la cosa più complicata, costosa e difficile. La crisi del mercato discografico ha spostato il sistema di guadagno sull’artista che oggi non vede più risorse economiche con le vendite ma solo con esibizioni live, già esibizioni live… ma come si attira un pubblico necessario ad un evento live se non posso già contare su una folta schiera di fan?

Già come conquistarsi i fans? Ecco che a risolvere il problema viene in aiuto la tv, con programmi come x-factor, amici della De Filippi etc. etc; questi programmi di fatto costruiscono prima un immagine, poi utilizzando canzoni già famose legano il timbro vocale nuovo alle orecchie del pubblico che probabilmente non avrebbero mai notato o considerato quella voce in modo particolare se non imposta con questo binomio.

Ecco quindi costruita la star prima ancora di esibirsi in un concerto live, bypassando tutta la gavetta che serviva in passato per conquistarsi i fans, (ovvero tutta una serie di concerti live che via via davano la possibilità di esibirsi in luoghi più prestigiosi e ambiti), in seguito viene pubblicato un disco e si da inizio a una serie di concerti già in grande stile per poter generare dei guadagni.

Ora mettendo questi due modi diversi di raggiungere il grande pubblico la domanda: “oggi conta più il talento o la fortuna?”, a mio parere è la seconda, non voglio dire che gli artisti emergenti o recenti non abbiano bravura, ma è come qualsiasi professione se fai un lavoro tutti i giorni da qualche anno, per forza di cose impari a saperlo fare bene, o dovresti cambiare lavoro, personalmente ho sentito più talento da artisti di piazza che da artisti proposti dai format televisivi.

Questa la realtà, il grande pubblico difficilmente si cimenta in rete nella ricerca di ascoltare cose che non conosce, utilizza la rete per usufruire l’ascolto di quello che già conosce, e questo meccanismo unito al fatto che le radio trasmettono le tracce musicali come la pubblicità di un prodotto, ovvero trasmettono solo quei brani che pagano la radio per esser trasmessi, consegna definitivamente la vittoria del controllo sul mercato musicale alle major.

Sarà anche cinica questa mia riflessione e immagino molti musicisti demoralizzarsi alla lettura della stessa, ma ai musicisti io dico questo: La musica è arte, energia, sensazioni e emozioni, non rapportatevi con la musica finalizzata al raggiungimento del successo, sebbene sia il sogno di ogni artista, ma suonate per voi stessi, per ricevere dalla musica quella carica che solo la musica può dare, insistete, regalate emozioni, perché il mondo del business è effimero, l’arte è eterna.

Tony Magik

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