ZippoCity5, la presentazione finisce a spintoni, “siamo stufi di queste situazioni”

ZippoCity5, la presentazione finisce a spintoni, “siamo stufi di queste situazioni”

Avevamo presentato settimana scorsa il fumetto ZippoCity5. Il fumetto, realizzato da Ermanno Battaglino e Mattia Stringhi. Il fumetto è ambientato in un paese ispirato a Soncino e proprio a Soncino sabato scorso si è tenuta la presentazione. Ma come è andata? Ce lo racconta lo stesso Battaglino:

 “E’ andata che dopo un paio di mesi per ottenere tutti i permessi necessari tra assessore, uffici comunali e vigili urbani, abbiamo provato a tenere in Piazza Garibaldi (sotto il portico dove ci sono edicola e farmacia) la presentazione del nostro fumetto, ZippoCity5, ambientato appunto in una “immaginaria” Soncino. Durante la presentazione, per coinvolgere un po’ i presenti, si era pensato di proporre dal vivo le canzoni citate nel fumetto, con un gruppo live. Senza grossi impianti, ma solo una misera cassa voce e 3 amplificatori non microfonati (niente di paragonabile ad altre feste che fanno a Soncino, come livello di ‘decibel’), come da accordi con il comune/vigili, alle 22.00 abbiamo cominciato a suonare, con l’idea di finire alle 23.00 (come da permesso)”.

 Ma cosa è successo a quel punto?

 “E’ successo che appena finita la partita della Juventus siamo stati interrotti fisicamente da due signori che hanno iniziato ad insultarci nel peggiore dei modi, noi, il comune e chi ci aveva dato i permessi per organizzare “una cosa del genere” (un evento musicale in una piazza ad inizio estate.. la cosa più normale del mondo), fermando quindi l’evento e obbligando i 40/50 presenti, tra l’altro quasi tutti provenienti da fuori Soncino, a sorbirsi una sceneggiata, anzi, una piazzata. Saranno state tipo le 22.30”.

Con quali motivazioni?

“Eh.. non riesco a dormire, dico ma alle 22.30 dopo una partita? E la migliore di tutte: ero al bar e non riuscivo a capire cosa dicesse la telecronaca della partita. Sono volati pure degli spintoni”.

 E adesso?

“Noi giovani, anzi noi uomini di Soncino, gente di 30/35 anni siamo stufi di queste situazioni. Andiamo a lavorare, paghiamo le tasse e paghiamo le pensioni di questi signori sapendo che un domani probabilmente noi di pensione non vedremo un centesimo, quindi il minimo che esigiamo è rispetto quando vogliamo, con tutta semplicità, solo animare un po’ questo paese in maniera differente dalle solite cose. Oltretutto se abbiamo il benestare del comune e degli organi di vigilanza”.

La musica, che raccontate anche nel fumetto, da fastidio

“Eh si, per tutta risposta, ci è stato detto: anche noi dobbiamo abbassare la voce dopo una certa ora quando giochiamo a carte al bar. La musica paragonata agli schiamazzi notturni. Scusate, ma la nostra generazione è più esigente e non si accontenta di lavorare e andare al bar a bere e giocare a carte, abbiamo qualcosa in più da esprimere e vorremmo farlo nel migliore dei modi. Ad Orzinuovi, poco dopo l’Oglio, o a Crema manifestazioni del genere sono sempre ben viste e proposte varie volte durante l’anno. Noi Soncinesi che ci crediamo tanto migliori di tutti, perché dobbiamo restare fermi a 30 anni fa sotto questo punto di vista?”.

Come finirà?

Finisce che intanto, per fortuna, uno dei due lunedì mattina è passato in edicola, dove si è cercato di presentare il fumetto, scusandosi dell’accaduto, pensando che la cosa sarebbe andata avanti fino a tarda notte e che la sua reazione esagerata è stata dettata dalla preoccupazione per la madre anziana. L’evento è stato comunque rovinato, ma almeno da parte dei uno dei due le scuse sono arrivate subito in mattinata.

 

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