Ghislandi, serata di chiusura con il grande pianismo internazionale

Ghislandi, serata di chiusura con il grande pianismo internazionale

Domenica sera, ore 21:00, presso l’Auditorium Manenti (chiesa San Bernardino in Crema) si terrà il terzo ed ultimo concerto organizzato dal Centro Culturale Diocesano “G. Lucchi” con l’ Assessorato alla cultura del comune di Crema, la Fondazione San Domenico e l’Istituto Civico Musicale L. Folcioni, col generoso sostegno dell’ Associazione “Popolare Crema per il Territorio”.
Dopo i due brillanti incontri con G. Duranti e la cinese Jin Ju, il Festival Pianistico Internazionale Mario Ghislandi si conclude con il ritorno di Roberto Corlianò, già noto e applauditissimo nella nostra città, per avere inaugurato la prima edizione del Festival, che allora si chiamava Rassegna.
Di lui ricordo un tumultuoso Liszt impeccabile, che ho commentato esaltando il tocco pertinente, la tecnica smagliante, ma soprattutto la rutilante gamma di sonorità squisite, accolte con entusiasmo da un pubblico giovane, numeroso e attento, affascinato da quel diciasettenne travolgente.
Emozionante, dunque risentirlo oggi affermato e stimato titolare della cattedra di Pianoforte principale, presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.

Il programma è accattivante: due austriaci nella prima parte, Mozart e Schubert, il più viennese dei musicisti viennesi.
Del divino Mozart Corlianò interpreta due perle preziose, di assoluta bellezza per la linearità, la ricchezza tematica e la varietà ritmica: Fantasia in Do min. k 475 e Sonata in Do min. k 457.
Di Schubert ascoltiamo, invece, il celebre “Improvviso n. 2 da Drei Klavierstùcke D 946, schizzo delizioso di straordinaria leggerezza e vibrante ispirazione romantica.
Nella seconda parte, quindi avremo due trascrizioni di Corlianò da Trovatore e Traviata di Verdi.
Infine “Mon coeurs’ouvre a ta voix” dal Sansone e Dalila di Saint Saèns : autore francese la cui produzione tocca tutti i generi e rivela un dominio sicuro della tecnica compositiva, messa al servizio di un gusto ecclettico molto personale.
Ebbe il merito di promuovere la musica strumentale in un Francia quasi esclusivamente dedita all’opera e al balletto.
Saint Saens è anche l’autore del divertente Carnevale degli animali: il pezzo presenta una spassosa galleria di caratteri animaleschi e umani; gli strumenti sono trattati con virtuosità, l’atteggiamento ironico traspare da molti passaggi.
Appuntamento da non perdere, quindi, questa grande occasione per la città di Crema, che può esserne orgogliosa.

Eva Mai

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