Si fa un gran parlare del futuro del San Domenico in questi giorni. Il pericolo che un taglio ai fondi lo riduca a poco più che una sala parrocchiale è concreto. Ma cosa doveva essere in realtà il nostro teatro? Abbiamo rinvenuto un vecchio articolo del 1993 del Corriere della Sera che lo racconta. Un pezzo firmato da Emma Sangiovanni che inizia così:
Sara’ l’ ex chiesa di San Domenico (1471), uno degli edifici piu’ antichi e piu’ degradati di Crema, a restituire un teatro alla citta’ , in sostituzione dell’ edificio distrutto dalle fiamme nell’ inverno del ‘ 37. Difficile prevedere i tempi di attuazione del restauro dell’ intero complesso monumentale di piazza Trento e Trieste, sorto fra il ‘ 300 e il ‘ 400 ad opera dei frati domenicani. “Probabilmente, i lavori sulla facciata inizieranno in primavera . dice l’ architetto Massimiliano Aschedamini, autore del progetto di restauro .. Un intervento urgente e delicato che comportera’ anche la rimozione dei singoli elementi per effettuare interventi chirurgici in laboratorio”. Al finanziamento di un miliardo stanziato da uno sponsor per la facciata esterna dell’ ex chiesa di San Domenico e la sistemazione dei tetti, si affiancheranno presto, per le opere interne, 1248 milioni di prestito regionale.
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