Sara Acerbis: la scrittura? E’ un seme da gettare e adoro scrivere per i bambini

Sara Acerbis: la scrittura? E’ un seme da gettare e adoro scrivere per i bambini

Ex infermiera da sala di rianimazione, Donna impegnata del Fare, moglie, mamma, insegnante, consigliere comunale, appassionata di arte, letteratura, storia medioevale e cultura, scrittrice, volontaria attiva, con entusiasmo, nel sociale, collaboratrice del magazine Terre di Lombardia: queste  e, tante altre belle cose è l’orgogliosamente bresciana, di Pompiano, Sara Acerbis. E con lei volentieri abbiamo scambiato quattro chiacchiere…

Quando uscirà il tuo nuovo libro?

Sto lavorando agli ultimi dettagli in sinergia con la casa editrice Angolazioni di Paola Cominotti e penso che uscirà a ottobre.

Il titolo?

“Cosa nasconde quel castello” e racconta la storia, dedicata ai bambini, appunto del castello di Barco, località, anzi frazione della Bassa Bresciana di Orzinuovi. Oggi i resti di quell’immobile meraviglioso appaiono molto trascurati, ma qualcosa rimane, compresi certi affreschi meravigliosi.

Chissà … la tua fatica letteraria potrebbe servire anche per stimolare il recupero di tale costruzione meritevole di attenzioni e restauri…

Lo spero e  con Brescia, capitale della Cultura nel 2023, pensare alla valorizzazione delle tante bellezze del territorio Bresciano, ecco, male non farebbe, no?

Un’anticipazione della trama?

Ambientata nei giorni  nostri ricostruisco la storia del castello di Barco risalente alla famiglia Martinengo, pionieri nel campo del mecenatismo e mi rivolgo ai bimbi cercando di stimolarli verso sentimenti importanti quali il valore della gratitudine e la parità di genere.

Cosa rappresenta per te la scrittura?

Adoro l’arte, la cultura, la letteratura e la scrittura, un seme da gettare, è diciamo la forma artistica che meglio mi riesce. E in particolare amo scrivere rivolgendomi ai bambini cercando di stimolarli verso concetti sociali.

stefano mauri

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