Il consigliere di opposizione Coti Zelati ha di recente espresso il suo paradossale parere sul regolamento della ZTL – approvato col favore anche di parte delle minoranze durante l’ultimo consiglio comunale – arrivando a sostenere che si tratta di un’azione nemica dell’ambiente. E questo, secondo lui perché non si è deciso, così, d’imperio e senza studio, di vietare l’ingresso in centro storico alle motorizzazioni più inquinanti tra coloro che sono autorizzabili.

Quanto detto dal consigliere in un suo comunicato successivo al Consiglio Comunale sfida ogni logica, dato che non sembra interessato al fatto incontestabile che il Comune di Crema ha appena adottato una limitazione del traffico 24 ore su 24, che consentirà di entrare solo a pochissime e specifiche categorie: chi vi risiede, chi vi lavora, chi fa assistenza.

La ZTL di Crema grazie all’occhio infallibile delle telecamere esclude per sempre dal centro città i veicoli sopra le 3,5 tonnellate, il passaggio degli autobus, i non residenti che fino ad oggi hanno attraversato la città facendo i furbetti, i corrieri commerciali che non rispettino le fasce orarie previste per la consegna merci. Risponde secondo ogni criterio a una ZTL moderna e attenta alla mobilità dolce.

È d’obbligo fare notare che a una tale diminuzione di densità delle automobili nella stessa area corrisponderà giocoforza una diminuzione delle emissioni. Meno auto, che sostano più brevemente, meno emissioni. Se Coti Zelati vuole convincerci del contrario deve prima riscrivere le leggi della Fisica.

Sul fatto che esistano auto meno inquinanti delle altre, nessuno esclude un ragionamento futuro, proprio perché d’ora in avanti saranno attivi questi strumenti e il regolamento è particolarmente restrittivo. Ma affermare che il discorso qualitativo, concentrato sulla white list dei veicoli autorizzati, sensibilmente più ridotta rispetto ai veicoli che fin qui hanno attraversato il centro città, sia più importante di quello prepotentemente quantitativo garantito dalla ZTL che verrà, è del tutto fuorviante.

A Crema, ricordiamo, non sarà consentito di pagare per avere il diritto di inquinare (come in certe aree metropolitane), e non si potrà entrare in centro a seconda del proprio motore: molto più semplicemente non si potrà mai entrare a meno di essere autorizzati. Vogliamo vietare i motori da 0 a 5? È bene ricordare che stiamo parlando di cittadini residenti in centro e lavoratori che obbligheremmo a una spesa molto pesante, senza alcun incentivo e per di più su una base di parco veicoli già ristretta dalla ZTL in sé. Respingiamo dunque le accuse strumentali del consigliere Coti Zelati, e siamo certi che quando verrà attivata, saranno proprio la tranquillità e l’ordine della mobilità in centro storico e anche la qualità dell’aria a guadagnarne.


Fabio Bergamaschi – Assessore alla Mobilità

Matteo Gramignoli – Assessore all’Ambiente

 

 

 

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