L’intervento in oggetto insiste su di una area edificabile ricompresa all’interno di un comparto produttivo artigianale; un isola produttiva immersa nella vastità delle coltivazioni agricole intensive tipiche del territorio cremasco.
Il rapporto tra il paesaggio tecnico ed il paesaggio rurale è nella maggior parte degli esempi contemporanei contrastante, conflittuale; per lo più il risultato di un ingombro strutturale prefabbricato di contenitori ripetibili all’infinito.
Abbiamo rifiutato sin dai primi approcci progettuali questa resa, concentrandoci al contrario sull’idea che il paesaggio è uno, che gli elementi che lo costruiscono sono molteplici e soprattutto che l’attività produttiva deve contribuire a valorizzare le risorse economiche, sociali e paesaggistiche di un territorio, come fosse parte di uno stesso ecosistema.
La sfida era quindi far convivere lo stabilimento alimentare di nuova costruzione e le sue tre diverse funzioni: il deposito frigorifero, il laboratorio produttivo e gli uffici, con il paesaggio.
Per questo si articolano e susseguono volumi molto netti, ritagliati e sottratti tra di loro per dialogare con il contesto agricolo.
Il layout dispositivo e la sequenza degli spazi di lavoro sono il risultato di un attenta analisi dei flussi progettata al fine di rendere lo stabilimento efficiente anche in relazione alla svolgimento in piena sicurezza delle diverse attività.
La struttura portante è del tipo prefabbricata in cemento armato con pilastri in cemento armato vibrato.
La copertura a tetto della cella è sostenuta da capriate in cemento armato che coprono una luce pari a 23 m circa, la copertura del vano tecnico al piano primo è invece sostenuta da un struttura leggera in carpenteria metallica.
I tamponamenti esterni sono differenti a seconda delle destinazioni d’uso dei locali.
Tanto gli spazi adibiti a depositi quanto quelli produttivi sono tamponati con pannelli sandwich, costituiti da due fogli di lamiera preverniciata con interposto poliuretano espanso ad alta densità.
La porzione dell’edificio dedicata ad ingresso ed uffici è invece tamponata con un pacchetto murario “a secco” costituito da una sequenza di lastre in fibrocemento, gesso fibra e cartongesso con interposto strato coibente in lana minerale con l’obiettivo di garantire leggerezza ed adattabilità alla struttura prefabbricata e comfort “abitativo” nel rispetto dalle prescrizioni stabilite dalla relazione sul contenimento energetico.
Le finiture esterne sono gli stessi tamponamenti esterni per quanto riguarda i locali di deposito, mentre i restanti lati esterni del laboratorio e del corpo di fabbrica su n. 2 piani fuori terra adibito ad uffici è rivestito con lamiera ondulata color antracite.
I diversi volumi marcano ombre nette, la scansione verticale dei rivestimenti vibra con la luce, le grandi vetrate riflettono il pesaggio e lo amplificano proiettandolo all’interno dell’edificio.
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