Lunedì Dal Buono al Caffè Letterario di Crema

Lunedì Dal Buono al Caffè Letterario di Crema

Caffè Letterario di Crema. Lunedì 22 maggio, ore 20,45

in sala Anelli del San Domenico. Ingresso libero

L’umanità con le ali

è davvero più libera?

Lo scrittore Enrico Dal Buono presenta il suo ultimo romanzo

Conversazione con il giornalista Riccardo Maruti

Immaginate un mondo molto simile al nostro, ma in cui gli esseri umani sono dotati di ali. Ali che però ben poco hanno di etereo e molto di sconveniente. Sono difficilmente controllabili, e soprattutto quando si vola sopra i mille metri, portano in una zona franca dove vige l’anarchia e tutto è concesso, prostituzione inclusa. Un cielo parecchio frequentato dal protagonista Eugenio, prima di essere scoperto e spedito dalla moglie e dal ricchissimo suocero nella lussuosissima clinica di quest’ultimo specializzata in amputazione delle ali. Questa è la società descritta in ‘Ali’, il nuovo romanzo del ferrarese Enrico Dal Buono. C’è di tutto: un cattivo tridimensionale ai confini del Grande Inquisitore dostoevskiano, comunisti che diventano alvearisti e Yellow Submarine dei Beatles diventa Yellow Zeppelin.

Lo scrittore il suo romanzo sono i protagonisti del prossimo appuntamento del Caffè Letterario di Crema. L’appuntamento è per lunedì 22 maggio alle 20,45 in sala Anelli del Teatro san Domenico (al ‘ricovero’ e non nel cortile del teatro a causa del maltempo previsto). L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti. Lo scrittore converserà con il giornalista Riccardo Maruti e la serata, come da tradizione ventennale per il sodalizio culturale cremasco, sarà intervallata con interventi musicali.

Come per tutte le manifestazioni del Caffè Letterario, anche questa è stata resa possibile dal contributo delle aziende che sostengono l’associazione culturale: Associazione Popolare di Crema per il territorio, Banca Cremasca e Mantovana, Sparkasse, libreria La Storia di Crema, il quotidiano La Provincia di Cremona e Crema Icas di Vaiano Cremasco.

Spiega Dal Buono: “Il romanzo è una problematicizzazione della libertà e, se sono riuscito nell’intento, non fornisce una risposta univoca. Spero che ogni lettore si faccia un’idea sulla questione fondamentale: se è meglio vivere una vita più limitata, controllata, obbediente ricavandone in cambio serenità, decoro, una società più ordinata; o se invece la libertà sia un valore talmente assoluto che tutto può esserle sacrificato». Enrico Dal Buono, giornalista docente di scrittura creativa, con ‘Ali’ affronta gli argomenti più spinosi dell’uomo come essere sociale mettendogli un paio di ali sulle spalle e porta il lettore in volo a planare sui grandi interrogativi dell’esistenza che da sempre dilaniano il pensiero filosofico e morale.

In un mondo tale e quale al nostro, ma in cui le persone hanno ali glabre che faticano a controllare, Eugenio è un allenatore di palla-ala fallito e in crisi di mezza età. E il padre affettuoso di due gemelli e il marito annoiato di Gaia, devotissima figlia di Falco Tremamondo, magnate della finanza e convinto filantropo. Eugenio frequenta prostitute al di sopra dei 1.000 metri di quota, zona franca là dove tutto è possibile e resta segreto. Ma viene scoperto e convinto da Gaia e Falco a ricoverarsi nel lussuoso Gravity Resort, nuova clinica di Montecarlo specializzata nell’amputazione delle ali dei vip: grazie a quest’operazione potrà finalmente rassegnarsi alla propria vita. Qui conosce Ivo Slavici, giornalista paranoico e complottista, e Celeste Possamai, conturbante ma un po’ ingenua, ex prostituta ed ex tossica che ha deciso di liberarsi dalle ali per via degli attacchi di panico di cui soffre in volo. Lei ed Eugenio condividono un desiderio che non riescono ancora a nominare con parole umane, si innamorano, e cominciano a sospettare che il Gravity Resort faccia parte di un piano concepito da Falco Tremamondo con lo scopo di “salvare l’umanità”. Troveranno la forza di scappare insieme? E per andare dove, poi?

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