Anni fa, l’allora patron e presidente del Milan Silvio Berlusconi, quando si trattò di indicare quale sarebbe stato il portiere del futuro dei rossoneri, non ebbe dubbi e fece il nome di Plizzari da Crema, all’epoca speranza giovanissima delle giovanili del club meneghino, scovato, dal talent scout (cremasco pure lui) Mauro Bianchessi, un tempo dirigente milanista, oggi responsabile del settore giovanile della Lazio. Le cose della vita e dello sport sono andate poi in altro modo, Berlusconi e Galliani, venduto il Milan sono andati a fare football a Monza e, l’estremo difensore pupillo del Cavaliere, nazionale azzurro, ecco ha cambiato, praticamente tanto, se non tutto nella sua carriera calcistica.
Così, nei giorni scorsi, presente, invitato alla festa del 45esimo anno del club “Donne biancazzurre” il portiere del Pescara (serie C, con ambizioni di tornare nel calcio che conta al più presti) Alessandro Plizzari, arrivato in estate a titolo definitivo dal Milan, ha parlato della scelta che lo ha spinto ad accettare la proposta dell’ambizioso club adriatico: “Per quanto riguarda la mia carriera si è sempre detto troppo. So che per me questo non è il momento delle chiacchiere ma, al contrario, è il momento di dimostrare il mio valore. Titolare in nazionale Under 21 e vittoria con il Pescara a Foggia? È stata una bella settimana, quando chiama l’Italia è sempre una soddisfazione enorme. Sul Pescara dico che è importante dimostrare anche in futuro la rabbia e la determinazione che abbiamo avuto in queste prime partite di campionato. È troppo presto per poterci sbilanciare e dire dove possiamo arrivare, dobbiamo proseguire su questa strada lavorando duro”
Così parlò Plizzari…
sm