Giornalista, opinionista, blogger, scrittore e adesso pure autore (e attore) teatrale: tutto questo (ma non solo) è Beppe Severgnini, cremasco di razza, o meglio, Eccellenza autoctona da esportazione, colui il quale, sotto la regia di Benedetta Parodi, “rinnegando” (finalmente uno che va controcorrente con personalità verrebbe da dire) i Tortelli Cremaschi, nel corso di una trasmissione televisiva culinaria, descrivendo il suo piatto nostrano preferito illustrò la ricetta delle Farfalle Dolci alla Cremasca.

Genova, Torino, Modena, Vicenza, Bologna e Pavia: queste le città che ospiteranno (nei rispettivi teatri) la tournèe di La vita è un viaggio, opera (riscritta dieci volte prima della definitiva stesura) prima griffata dal Beppe inernazionalpopolare. La trama in breve? Un professionista 50enne, bloccato all’aeroporto di Lisbona causa sciopero, incontra un’attrice 28enne e con lei si confronta su tutto a 360 gradi.  Storia interessante quindi a naso, che innanzitutto La vita è un viaggio vuole essere un sostegno per le nuove leve generazionale. Davvero in gamba e poliedrico sua maestà Severgnini, peccato soltanto sia … intersita.

Stefano Mauri

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