Bologna Violenta, il progetto grindcore più disturbante del decennio sbarca al Paniere

Bologna Violenta, il progetto grindcore più disturbante del decennio sbarca al Paniere

Passata la buriana di Neverland al Paniere si riprende con gli appuntamenti di spessore anche il giovedì sera. Sarà infatti un uno due notevole quello dei primi due giovedì di maggio. Il 5 sbarcheranno a Crema i Bologna Violenta e il 12 i Soviet Soviet. Bologna Violenta è uno dei progetti più particolari, e disturbanti, degli ultimi 10 anni. Dietro ci sta un polistrumentista di Treviso: Nicola Manzan. Un primo disco, iper cult, omonimo uscito nel 2006 e composto da 27 tracce con titoli che prendono spunto dai poliziotteschi, totale assenza di melodia. Una sorta di grindcore estremizzato.

Dopo i poliziotteschi nel 2010, con Il nuovissimo mondo, si tributano i mondomovie degli anni ’70 con un disco delirante pieno di dialoghi, citazioni e pure un accenno di melodie. Seguono altri due dischi di sperimentazione, uno che unisce metal e musica classica Utopie e piccole soddisfazioni; e uno che alfine sbarca a Bologna, Uno bianca, un concept album incentrato sui crimini commessi dalla banda della Uno bianca.

Ma col nuovo Discordia il progetto diventa una vera band, grazie all’ingresso di Alessandro Vagnoni, alla batteria e al basso e alla collaborazione con Monique Mizrahi, Paolo Polon, Fabio recchia e altri ancora. Discordia è prodotto dalla Godfellas e con brani che in qualche modo sono meno grind e più melodici. Ci sono parti al pianoforte, reminiscenze di Mike Patton, archi, campioni parlati e vocalist, charango, marcie da kolossal, barocchismi, violini e qualche scheggia impazzita. Sicuramente da sentire.

Dei Soviet Soviet parliamo la prossima settimana. Ma sappiate che se amate la new wave classica sono la band che fa per voi.

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