Giornalista, scrittore, ricercatore universitario e soprattutto grande appassionato di football, Paolo Carelli, cremasco Docg è l’autore del bellissimo libro, edito da Urbone Publishing, intitolato “Il Brasile d’Europa – Il calcio nella ex Jugoslavia tra utopia e fragilità”. Ed è un saggio calcistico veramente interessante e da leggere tutto d’un fiato quello di Carelli, poiché attraverso il calcio, ecco (il libro) parallelamente fa un viaggio storico, sociale e geografico nell’Europa Balcanica.

Pensate cos’era una volta il cosmo jugoslavo, una particolare, variegata e diversificata galassia, unita e unificata (con e per forza) solo da Tito, con ben sei stati – repubblica, cinque nazioni, quattro lingue e tre religioni. E pensate cosa avrebbe potuto essere il calcio della Jugoslavia con i tanti, in parte poi però inespressi, talenti forgiati e nati nel tempo, calciatori questi potenzialmente fenomeni, ma caratterialmente volubili, fragili e talvolta poco propensi al sacrificio.

Squadra insomma tanto bella e imprevedibile, la Jugoslavia ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto e meritato di fare, nel basket (altra disciplina sportiva dove eccelleva) è invece andata un pochino meglio. Tutti quindi a leggere il libro “Il Brasile d’Europa”, bellissima storia di ciò che poteva essere, ma alla fine non è stato. Bravo Paolo Carelli.

Stefano Mauri

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