Ferragosto narcolettico nella Città Giocattolo che si chiede come vivere la sua vita notturna

Poi erriva l’estate e sui giornali si leggono cose tipo, “in questi giorni è particolarmente sentito in città il problema della musica ad alto volume diffusa da alcuni locali notturni che, incuranti di arrecare disturbo, effettuano spettacoli e diffondono musica ad altissimo volume fino a tarda notte”, titolo vero dell’agosto 2015 di un giornale locale. Nel pezzo si chiedeva alle forze dell’ordine “di verificare che l’attività di intrattenimento si svolgesse nel rispetto della legge e del l’ordinanza comunale sugli orari degli intrattenimenti musicali. L’attività di controllo della polizia di Stato ha sinora già portato in quattro occasioni diverse a due denunce in stato di libertà per disturbo al riposo e alle occupazioni delle persone, oltre a due contravvenzioni per aver diffuso musica ad alto volume oltre gli orari consentiti”.
I dibattiti sulla Novida notturna cremasca e sul declino di Crema che abbiamo lanciato negli scorsi anni non sono andati, come da tradizione, da nessuna parte. In fondo i cittadini, come canta Giorgio Canali, tanto amato dall’assessore alla cultura di questa Giunta, che è giunta alla sua ultima estate, vogliono “soluzioni narcolettiche per i centri storici che i pensionati dormano sonni sostenibili domeniche di shopping per famiglie modello poi cinema popcorn poi tutti a casa che il sindaco è tranquillo”. Canali risolverebbe con un: “sai dove ficcarti la tua tranquillità la tua quiete bar, chiusi e strade vuote mi fanno vernir sete io sono mio come mia è questa città io e il mio gintonico dai vediamo mandaci i carri armati a smuoverci di qua“.
Certo poi però se il bar caciarone lo abbiamo sottocasa magari è bello se qualche amico che conta lo faccia chiudere. Come dovrebbe vivere veramente la città? Buttiamo li questa domanda in questo ferragosto narcolettico, come è giusto che sia. E buona digestione.
em