Festa del Lavoro, risentendo da lontano il suono della Ferriera

Festa del Lavoro, risentendo da lontano il suono della Ferriera

Mi è rimasta la sensazione di avere fatto una cosa bella e giusta. Per il secondo anno Sussurrandom ha collaborato con l’associazione Rinascimenti (con cui spessi si combiniamo cose assieme) per un 1° maggio desueto a Crema. Dopo aver portato i cremaschi davanti all’ex Everest lo scorso anno quest’anno è toccato all’acciaieria Ferriera essere interessata alla celebrazione della festa del lavoro. Tanta gente, nessuna bandiera, molto interesse. Davvero un bel momento. Anche per i tanti ricordi scaturiti durante la mattinata, lo potete percepire dal video, raccontati da Giancarlo Molaschi e Nino Antonaccio del Centro Galmozzi, che qualche anno fa ha anche realizzato un documentario sulla ferriera che si può reperire in rete. E poi sgorgati anche dopo la manifestazione dalle parole di tati presenti.

E poi le canzoni a tema scelte per parlare di lavoro. In modalità classica, con O cara moglie di Ivan Della Mea suonata e cantata da me, canzone che racconta gli scioperi alla Fiat nel 1965, e a seguire in modalità moderna con Sopra al tetto del comune di Maldestro, suonata e cantata da Nicola Costo Lucco, toccante storia di lavoro moderna, e ancora addirittura mischiando generi con Vita sociale dei Canova suonata da me con inserto pregevole di freestyle da parte di Stefano Goldaniga e per finire la toccante Huomini dei Ritmo Tribale suonata e cantata da Andrea Spinelli. Ha colpito tutti lo splendore del garofano rosso appoggiato sul cancello della azienda a ricordo di tutti i lavoratori, un fiore simbolo della festa del primo maggio. Non mi dilungo molto. C’è il bel video per rivivere questo momento. Grazie a tutti quelli che sono intervenuti perché è stata una bella mattinata.

Emanuele Mandelli

 

 

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