Filcams Cgil torna a chiedere regolamentazione delle aperture domenicali e chiusura festivi

Filcams Cgil torna a chiedere regolamentazione delle aperture domenicali e chiusura festivi

COMMERCIO: LIBERI DI VENDERE, COSTRETTI A LAVORARE. IL PRIMO MAGGIO NON CELEBRIAMO IL CONSUMO.

Filcams Cgil torna a chiedere regolamentazione delle aperture domenicali e chiusura festivi

Mentre nel mondo si discute di settimana corta e si comincia a sperimentare la formula dei quattro giorni lavorativi, ci sono settori professionali – come quello del commercio – dove si lotta ancora per trascorrere in famiglia le cosiddette feste comandate.

La libertà di vendere in qualsiasi giorno dell’anno, anche in quelli deputati alle feste che un intero paese tradizionalmente onora, si traduce in obbligo al lavoro per gli addetti del commercio: il diritto delle aziende di vendere e della clientela di acquistare anche nei giorni di festa, oscura il diritto di lavoratrici e lavoratori di conciliare dignitosamente i tempi di vita e lavoro senza che i secondi divorino i primi.

Anche il lavoro domenicale, quando non oculatamente disciplinato, priva gli addetti del commercio di tempo da dedicare alla vita personale: uno sconfinamento del lavoro privato che procede ostinatamente nella direzione opposta a quella che condurrebbe ad aumentare il benessere dei lavoratori e ridurre i livelli di stress. Quella che si vorrebbe presentare come una condotta liberamente moderna appare piuttosto una forma obsoleta di sfruttamento del lavoro.

In occasione del 1° maggio la Filcams Cgil torna a chiedere, come per tutte le festività del calendario, la regolamentazione delle aperture domenicali e chiusura dei festivi: chiede al Governo di fare un passo indietro sulle liberalizzazioni di orari e aperture, alle aziende di rispettare i diritti di lavoratrici e lavoratori e alla clientela di dare un valore diverso alle giornate di festa, che non sia la celebrazione del consumo.

Abbiamo visto anche aperture nella nostra provincia in occasione del 25 aprile ed ora la gran parte delle realtà commerciali del territorio apriranno anche il 1° maggio, la festa dei lavoratori!

Ancora una volta, dunque, ribadiamo che “La festa non si vende”. Ma non si tratta soltanto del piccolo fronte aperto, con perseveranza, da un’organizzazione sindacale: è una battaglia culturale, molto più ampia, che interessa tutta la società.

Angelo Raimondi
Segretario Generale FILCAMS CGIL Cremona

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