Ancora un applauditissimo recital del quattordicenne Gabriele Duranti, che nonostante la giovane età, affronta programmi ardui con maestria consumata. Martedì, presso il Civico Istituto Folcioni lo abbiamo ascoltato in una selezione davvero impegnativa di autori in una carrellata dal Barocco al ‘900.

In apertura Duranti ci ha deliziati con Bach, Preludio e Fuga in Re minore (dal 1° libro del Clavicembalo ben temperato) seguito da Beethoven, Adagio dalla sonata “Al chiaro di luna” in cui l’interprete ha saputo evocare tutto il fascino notturno della celebre pagina romantica; quindi un Allegro con brio dalla sonata bethoveniana “Waldstein”, resa con intensità coinvolgente.

Ed ecco un’altra pagina ispirata alla notte con Chopin, Notturno op.9 n.1, intimo e raccolto brano del grande misicista polacco.  –   Dello stesso ecco poi tre perle preziose, i valzer op.64 n.2 op.64, n.1 op.69 2 n.15 in Mi minore.  –  Sempre piacevoli e gradite queste composizioni famose ed eseguite con intelligente sensibilità da Gabriele, del quale si apprezza certamente la tecnica sicura e smagliante, ma soprattutto la capacità interpretativa.

La lettura attenta e aderente allo spirito dell’autore ha dato vita a un piccolo miracolo che ha suscitato l’entusiasmo della platea.  Senza staccare con il solito intervallo, Duranti ha proseguito sicuro con la difficile Ballata in Si minore di Franz Liszt, nota per la bellezza, ma anche per il virtuosismo che la rende accessibile solo ai pianisti più preparati. Ebbene Duranti ne ha fatto un momento trascinante assolutamente straordinario, conferma del suo innato talento e della eccezionale perizia con cui penetra l’anima degli autori, evidenziandone al massimo le intenzioni.

Grande concerto, bella serata, giustamente  applaudita e conclusa con un bis entusiasmante.  –  E’ sempre un evento da ricordare l’icontro con Gabriele Duranti, un’esperienza unica, che lascia il segno.  Successo convincente e meritato.

Eva Mai

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