Il maestro Simone Bertolotti da Cremona: “Sanremo in playback? ‘Supercazzola assurda. Al Festival il lavoro di colleghi stupendi”

Il maestro Simone Bertolotti da Cremona: “Sanremo in playback? ‘Supercazzola assurda. Al Festival il lavoro di colleghi stupendi”

“Nelle scorse mi sono imbattuto in un post terrificante di Larsen Premoli (una sorta di guru della musica), il quale sosteneva, con video dimostrativi ingannevoli, che tutti i brani eseguiti a Sanremo, tranne uno, (già fa ridere, sembra la Supercazzola – restando in tema, Tognazziano cremonese – “tranne uno e lui sa chi è”) fossero stati suonati in playback dall’orchestra.
Come dimostrava questa cosa il buon Larsen?
Secondo la sua indiscutibile tesi, Shazam sarebbe in grado di riconoscere il master originale e non versioni alternative (live o simili) dopo pochi secondi, sentenziando con assoluta falsità e senza possibilità di replica che la sua tesi fosse indiscutibile e inattaccabile.
Portando avanti una diffamazione gratuita verso tutti i professionisti coinvolti a Sanremo, gente che lavora nel settore da anni (musicisti, direttori d’orchestra, tecnici eccetera, eccetera).
Il tutto correlato dalla lamentela da bar noi paghiamo il canone Rai per musicisti che suonano in playback, è uno scandalo!.
Dovete sapere che Larsen ha guadagnato un po’ di credibilità nel settore avendo pubblicato un libro sul tuning della batteria (credo piuttosto interessante) e, di conseguenza, ieri mi si è gelato il sangue nel vedere like di un discreto numero di amici professionisti che stimo sotto quel post, e la cosa mi ha fatto molto riflettere.
Essendo coinvolto in prima persona ho cercato di spiegargli inutilmente che le cose non stavano affatto così, ma il nostro guru di Buccinasco, con estrema arroganza, mi ha semplicemente bloccato nel momento in cui stavo pubblicamente smontando la sua tesi.
Questa mattina mi sono svegliato con la voglia di smentire pubblicamente questa tesi (ancora in pigiama) nel modo più semplice possibile: suonare il riff di piano di uno degli esempi portati dal Larsen e pensate un po’ ……. rullo di tamburi in playback e Shazam riconosce il brano immediatamente.
Ho suonato il riff (male) per come lo ricordavo, probabilmente nemmeno fedele all’originale al 100% sul piano verticale di casa mia, eppure l’algoritmo l’ha beccato subito quindi, caro Larsen, hai pestato una merda grande come una casa.
Vi anticipo che non entrerò minimamente in discussioni riguardanti la qualità o meno della proposta Sanremese, semplicemente perché non ho tempo da perdere…
Dico solo che molte scelte mi hanno deluso parecchio e fatto riflettere, ma in mezzo al marasma generale ho trovato tanto lavoro interessante portato avanti da colleghi stupendi e competenti.
Fare di tutta l’erba un fascio è proprio da ignoranti e nessuno si deve permettere di mettere in dubbio la qualità di un gran numero di professionisti coinvolti nel barcone Sanremese, persone che in questi mesi si sono massacrate di lavoro per fare le cose al meglio.
Credo che i Social, per l’ennesima volta, si dimostrino uno strumento molto pericoloso in una comunicazione volutamente scorretta, mirata a ledere l’immagine di determinati soggetti scomodi.
Sentenze false sparate a caso senza essere stati mai presenti per un solo minuto all’Ariston.
Forse è questo il problema?
W la musica”!

Così postò via social il maestro Simone Bertolotti: direttore d’orchestra al Festival per i La Sad e musicista, compositore, produttore e arrangiatore.

stefano mauri

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