La cosa forse peggiore e che qualcuno crede nell’immondizia virtuale che la rete (ma non solo) diffonde, no?

La cosa forse peggiore e che qualcuno crede nell’immondizia virtuale che la rete (ma non solo) diffonde, no?

Allora settimana scorsa, dopo la mancata strage alle porte di Milano, con gli studenti e gli accompagnatori della scuola Media Vailati di Crema … fortunatamente (gridiamolo) tutti sani e salvi grazie all’intervento dei carabinieri, e al sangue freddo degli stessi ostaggi, beh inevitabilmente si sono alzati i toni. E chissà, qualora si fossero verificate determinate dinamiche da quelle parti del Milanese, ecco certi toni avrebbero potuto essere anche più alti o stonati. Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, suo malgrado è stata coperta, nella rete (ma non sarebbe meglio se Facebook servisse soprattutto per cuccare e poi eventualmente farsi una compagna, una sana o insana trombata? Mah…), ma non solo, di insulti e … infamanti Fake News.
E il dramma peggiore, scorrendo i vari social è leggere poi certi commenti, accorgersi che taluni, oltre a scrivere scemenze, ohibò non solo le diffondono le sciocchezze, ma ci credono ciecamente, segno che non siamo messi bene, che la nostra società è malata, contaminata pesantemente. Ovviamente al sindaco Bonaldi va la massima solidarietà, così come attenzione solidale va a quanti, indipendentemente dal colore politico, dalla posizione, dall’estrazione o dalle idee, lo stesso (se non peggio) “strattamento” diffamatorio subito da Stefania Bonaldi lo patiscono periodicamente se non addirittura quotidianamente.
E ciò detto, tanto virtualmente, quanto realmente ossia nel reale, abbassare i toni, sostituire contenuti densi a testi fluidi e demagogici, ritornare a parlare anziché sparlare, malaccio non farebbe a questo mondo sclerato e inquinato, no?
Beata ignoranza si diceva una volta. Ma al giorno d’oggi l’ignoranza è una cattiva piaga sociale da estirpare, combattere e limitare il più possibile.

Stefano Mauri

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