Condannando a viva voce, ferita tragica datata ma ancora sanguinante, il genocidio armeno, Papa Francesco, tra le ira della Turchia e il silenzio (chi ha parlato è arrivato comunque dopo e lo ha fatto sussurrando ermeticamente, ndr) dei grandi della terra ha esibito franchezza, coraggio, umanità e speranza. Indipendentemente dall’importantissimo ruolo religioso che riveste, Francesco piace perché non grida, non promette e sa comunicare. Ah se soltanto politica, poteri forti ed economici ascoltassero il pensiero papale che smuove, infastidisce e scuote! La SussurPoesia quindi è per Papa Francesco.
Croce Solitaria
(A Papa Francesco)
Saper comunicare,
Trasmettere amore
Con franco, concreto coraggio
Ancora oggi
Smuove le coscienze,
Sbaraglia poteri
E infastidisce i forti;
Intanto nell’indifferenza
Umiliando ogni religione,
Al servizio di oscure trame
Nel mondo si muore
Per fede, idee e convenienze,
Ma finalmente nella piazza
Tra la gente,
Squarcio illuminante
In una Città del Vaticano viva
Papa Francesco sofferente,
Con la sua Croce Solitaria
Prega, opera e comunica
Per infondere, comunicando
La forza di svoltare
Tornando anche a essere
Semplicemente noi stessi…
Stefano Mauri