Mister Giuseppe “Vulcano” Sannino, sanguigno torero ha già matato il Toro

Mister Giuseppe “Vulcano” Sannino, sanguigno torero ha già matato il Toro

Ora salvare il Carpi dalla retrocessione sarà comunque dura, ma l’inizio di mister Beppe “Vulcano” Sannino sulla panchina emiliana che fu di Castori (resta comunque un bravo allenatore, ndr) è tanta roba: battere il Torino, questo Toro in particolare guidato da Ventura (allenatore coi fiocchi) non capita tutti i giorni.

Tecnico capace, passionario, tenace, sanguigno, affascinante, caparbio, grintoso, bravo a tenere la scienza, specializzato in imprese impossibili (e in 4-4-2) Sannino, esperienza da vendere per aver allenato in tutte le categorie, nella primavera del 2008, a Crema, alla guida del Pergocrema all’epoca presieduto da Stefano Bergamelli (suo grande estimatore) vinse il campionato di C2 (allora si chiamava così) riportando la C1 sulle cremasche rive del Serio.

Oltre al patron Bergamelli, ai dirigenti Gian Bellani, Claudio Falconi e Delpiano e a pochi tifosi, gli unici a difendere l’operato di “Vulcanno” Sannino furono, in particolare, la giornalista Federica Daverio, la collega Claudia Esposito e il fotoreporter paparazzo Giulio “King” Giordano. Si perché nonostante il trionfo, l’anno del buon coach Giuseppe a Crema, sotto il profilo del gioco (e di altre sfaccettature poco importanti) beh non fu particolarmente “entusiasmante”.

Ma il tecnico conosce la materia e sa vincere. Per questo il Carpi (ribadiamo il concetto: salvarsi sarà dura), senza nulla togliere al predecessore è in buone mani. Particolare non indifferente, il feeling tra mister e il suo attuale direttore sportivo è buono, quindi la strada da questo punto di vista è in discesa.

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