Il Comune di Crema insieme all’Inner Wheel Club di Crema sono lieti di comunicare alla cittadinanza l’ultimo frutto di una preziosa e duratura collaborazione nel campo del restauro e della tutela del nostro patrimonio storico artistico. Il Club cremasco riafferma la sua costante attenzione al recupero di preziosi beni del Museo Civico, come già dimostrato in numerose occasioni: nel 2018 con il restauro delle lunette del vestibolo d’ingresso della Sala Giovan Pietro da Cemmo; nel 2020 con la messa in sicurezza e il restauro degli intonaci dipinti di quattro sottarchi nell’angolo sud-ovest del chiostro meridionale dell’ex convento di Sant’Agostino; nel 2021 con il recupero, restauro e musealizzazione di un cippo epigrafato risalente al periodo del dominio veneziano, rinvenuto in una roggia a Rovereto, frazione del Comune di Credera Rubbiano.
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Quest’anno, sotto la presidenza di Rosangela Ogliar Badessi, il Club ha voluto proseguire il proprio impegno nella valorizzazione del patrimonio locale. Su proposta di Alessandro Barbieri, conservatore del Museo Civico, è stato deciso di avviare il recupero di un primo filmato appartenente a una serie di pellicole in formato 16 millimetri, custodite dal Museo. Questa preziosa documentazione audiovisiva fu commissionata negli anni 1976-1977 dall’architetto Beppe Ermentini, allora presidente della Commissione Museo, con l’intento di promuovere la conoscenza del patrimonio museale e, attraverso i manufatti e i beni conservati, diffondere la storia della città di Crema e del territorio, con particolare attenzione all’archeologia.
La prima pellicola selezionata per il restauro e la digitalizzazione, operazioni eseguite dalla Cineteca di Milano, è intitolata La X piroga. Reportage di un recupero. In circa 36 minuti essa narra il ripescaggio e il trasporto presso il Museo di Crema di una piroga – la decima rinvenuta dal 1972 – emersa dalle acque del fiume Oglio nel 1976, antistante l’abitato di Alfiano Vecchio, nel Comune di Pontevico. L’operazione di recupero, effettuata tra il 29 maggio e il 3 giugno di quell’anno, presentò non poche difficoltà e fu possibile grazie all’intervento tempestivo di Beppe Ermentini, che coordinò una squadra di sommozzatori messi a disposizione dal Corriere della Sera. Diretto da Marco Poma, il documentario è stato girato con due cineprese: una fissa e l’altra posizionata a livello dell’acqua per seguire meticolosamente tutte le fasi del recupero, accompagnate da suoni e rumori raccolti dal vivo.
La presentazione del restauro di questo importante audiovisivo e la sua proiezione è stata nella serata di ieri mercoledì 5 giugno alle ore 21:45 preceduta da una cena conviviale a Crema presso il ristorante Il ridottino alla quale hanno presenziato: Giorgio Cardile, assessore alla cultura del Comune di Crema; Silvia Scaravaggi, responsabile servizi culturali del Comune di Crema; Alessandro Barbieri, conservatore del Museo Civico di Crema e del Cremasco; Nicoletta Cecchini, funzionaria archeologa per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova.
Durante l’evento, l’assessore alla Cultura Giorgio Cardile ha voluto esprimere il suo sincero ringraziamento al Club Inner Wheel e alla sua presidente Rosangela Ogliar Badessi. “Desidero ringraziare il Club Inner Wheel di Crema e la sua presidente Rosangela Ogliar Badessi per l’attenzione costante e appassionata che riservano al nostro Museo civico. Attraverso i loro service, hanno dimostrato un impegno inestimabile nella valorizzazione e nel recupero del nostro patrimonio storico-artistico, contribuendo in maniera significativa alla conservazione della memoria storica della nostra città.
L’intervento del privato nella conservazione del patrimonio culturale è di fondamentale importanza. La collaborazione tra istituzioni pubbliche e associazioni private, come l’Inner Wheel Club, permette di realizzare progetti di restauro e valorizzazione che altrimenti non sarebbero possibili. Grazie al supporto e alla generosità di queste realtà, riusciamo a rendere accessibile a tutti un patrimonio culturale di inestimabile valore. Il loro contributo non solo preserva la nostra storia, ma la rende fruibile alle future generazioni, permettendo a tutti di conoscere e apprezzare le nostre radici culturali. Questo tipo di sinergia rappresenta un modello virtuoso di collaborazione che auspichiamo possa continuare a prosperare nel tempo.”
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