‘Psycholove’ il nuovo romanzo, ovviamente politicamente scorretto e Rock di Pier Francesco Grasselli

‘Psycholove’ il nuovo romanzo, ovviamente politicamente scorretto e Rock di Pier Francesco Grasselli

“Arrivo a desiderare di innamorarmi di nuovo, perché sono stufo di non provare mai niente, perché in fondo dubito di poter provare ancora qualcosa. Mi sento arido, freddo, e questo mi spaventa. Ma è verissimo che dobbiamo stare attenti a ciò che desideriamo, perché spesso i desideri vengono esauditi”.

Eh già… con ‘PSYCHOLOVE’, fresco di pubblicazione e disponibile su Amazon e sul sito web dell’autore: Pier Francesco Grasselli torna al thriller, al romanzo ‘maledetto’, al genere letterario che lo ha reso noto e di cui molti dei suoi primi lettori sentivano la mancanza. Il nuovo romanzo di Grasselli, è un thriller emozionante, intrigante, un romanzo magnetico e sconcertante che esplora il lato oscuro dell’amore. Ecco la trama in pillole:

“Francesco è uno scrittore scapolo, cinico ed egocentrico. Dalia, una donna d’affari tormentata e sfuggente. Il loro incontro scatenerà una catena di eventi imprevisti che cambierà per sempre le loro vite”.

Grasselli, noto per la sua trilogia ‘maledetta’ e per romanzi audaci come ‘Ho scaricato Miss Italia’, ‘I Maschilisti. Autobiografia erotica’ e ‘Fanculo amore’ (editi da Mursia Editore), stavolta accompagna il lettore in un viaggio tumultuoso all’interno dell’animo umano, scavando nel profondo della psiche e del cuore di un innamorato.

Sullo sfondo di un mondo colpito dalla pandemia, un racconto di desiderio e passione, di rabbia e disperazione, di morte e rinascita. La cronaca di una relazione burrascosa e di un amore fatale. Una storia che tiene il lettore sulle spine dalla prima all’ultima pagina. Una spirale di emozioni in cui il confine tra l’amore e l’ossessione è pericolosamente incerto.

Sei rimasto tra i pochi, se non il solo, a fare arte libero da condizionamenti. O sbaglio?

Sì ed è per me un vanto essere politicamente scorretto. Cito e rivisito una frase dello scrittore Jonathan Franzen per dure che fare letteratura non è scrivere cose carine, spesso è descrivere l’inferno. E per scrivere di cose infernali, il bon ton, ecco non serve. O no? Con ‘PSYCHOLOVE’ poi parlando di un amore tossico, potevo mettermi a stravolgere la mia scrittura diretta, nuda, realista e … forte? Chapeau alla ‘Penna Rock’ di Pier Francesco Grasselli.

stefano mauri

 

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