Il prezzo sarà alto. Ma non prendetevela con quelli del San Domenico, almeno stavolta. Enrico Ruggeri, che è sempre stato splendidamente e provocatoriamente punk, lo ha detto chiaro e tondo: “ho chiesto ai discografici posti piccoli e prezzi alti, non è una svendita“. Il 17 marzo torna una leggenda del rock italiano e l’araba fenice rinasce dal San Domenico. Parliamo dei Decibel, che si sono rimessi assieme nella formazione (quasi) che li rese noti negli anni ’80 con due dischi mai ristampati ed entrati nella storia del rock italiano.

La notizia è stata data ieri in una conferenza stampa in stile Sex Pistols, nell’aula magna del liceo milanese Berchet, ed il perchè è presto detto. E’ lì che nella seconda metà degli anni 70 un platinato Enrico Ruggeri ha conosciuto prima Silvio Capeccia e poi gli altri che si sono susseguiti nella formazione. “Anche a lui faevano schifo gli Inti Illimani quando non si poteva dire”, ha scherzato in conferenza stampa Rouge. E in quegli anni pensarla così poteva voler dire solo una cosa: essere tacciati di fascismo. Ma Ruggeri non lo è mai stato. Guardava all’inghilterra del punk.

La storia mitica dei Decibel è infatti nata con un concerto mai avvenuto. La storia è risaputa ed è una di quelle mitiche della annedottica del rock italico. Alla fine del settembre del 1977 Ruggeri e soci sparsero per Milano delle locandine molto england style che annunciavano un concerto punk dei Decibel per la sera del 4 ottobre alla discoteca Piccola Brodway. Il concerto non si sarebbe mai tenuto, non solo la band di fatto ancora quasi non esisteva ma manco avevano avvertito i proprietari del locale. Volevano solo piantare casino. Infatti quella sera arrivarono due cortei di sinistra e un sacco di punk che si presero a mazzate. E la band da una terrazza da dove si vedeva tutto osservò la cosa. Risultato il concerto mai fatto finì sulle colonne dei giornali nazionali e la band fu messa sotto contratto.

Il primo epico disco si intitolava semplicemente Punk. Fu registrato in fretta e furia nel dicembre del 1977 e immesso sul mercato a gennaio del 1978 dalla Spaghetti records. Vinile mai ristampato che ora si trova a prezzi esorbitanti, centinaia di euro. Un concentrato di cattiveria e provocazione di 31 minuti. Un secondo disco di perfetto pop rock nel 1980, la partecipazione provocatoria a Sanremo con Contessa, che diventerà colonna portante della carriera solista di Ruggeri. Da anni si chiedeva la ristampa dei due dischi, che si passano di mano in mano in mp3 come delle preziose reliquie.

A sorpresa arriva un disco nuovo, Noblesse Oblige, con tre quindi della formazione originale: Ruggeri, Capeccia e Fulvio Muzio. Una tournèe che inizia proprio da Crema e la ristampa dei due dischi in vinile, del 45 giri Indigestione disco, della locadina del famoso concerto e di altre cose. Prezzo? Oltre i 100 euro, sempre Ruggeri, “ho chiesto alla Sony di vendere le 1000 copie del cofanetto al maggior prezzo possibile“, niente è sempre stato un genio provocatore e siamo felici che torni in questa dimensione, dopo anni di sperimentazioni leggere, alcune riuscite e alcune meno, di uno che è senza dubbio uno dei più laterali talenti della musica italica. Mai inquadrabile.

Emanuele Mandelli

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