Short story, ripassi mitologici

Short story, ripassi mitologici

In quella comunità millenaria ignorata dalle carte geografiche viveva Telchine, un uomo di cui si ignoravano gli anni, ma che a contare le rughe del viso doveva averne parecchi. Un potente con carattere bizzarro, dato che alcuni suoi lontani predecessori, presentendo il Diluvio universale, mollarono il condominio di Rodi e si dispersero per il mondo.

Una genìa che diede un notevole impulso alle attività artigianali, soprattutto scolpire statue in onore di quella pletora di fancazzisti che frequentavano l’Olimpo. Tuttavia la leggenda narra di pessima gente imparentata con Ponto, personificazione maschile del mare, ma anche di maghi capaci di provocare pioggia, grandine e neve. Una cattiveria che costò alle discendenze maledizione e persecuzione perpetue da parte degli Dèi. Il vecchio, stufo di essere costantemente in conflitto sindacale con gli Olimpici, decise di tesserarsi presso il Fondo monetario internazionale, settore agricolo, dove depositò il brevetto del figlio Mila, primo inventore del mulino per macinare il grano.

Ora, secondo quanto ci è stato lasciato in eredità dalle pietre e dai papiri, questo giovanotto di grande ingegno, era altresì una canaglia vendicativa: infatti pare che l’invenzione di cui sopra non venne realizzata per attenuare le fatiche dell’uomo, quanto piuttosto per fare un dispetto a Quijote de la Mancha, compagno di banco alle elementari e inarrivabile trasvolatore di sogni e pazzie.

Insomma, Mila fu mosso dall’invidia, perché in seguito il segaligno hidalgo mancheco salì ai vertici internazionali della notorietà, mentre al geniale “rodita” non toccarono che poche righe nel Dizionario della mitologia greca. Cosa che addirittura lo sconvolse e infatti fece pipì sull’isola di Rodi utilizzando le abbondanti risorse urinarie del fiume Stige: decisamente poco educativo. Inoltre gli venne proibito di cibarsi con il pane. “Me ne frega niente”, disse risoluto. Si trasferì nell’alta Loira, ai confini con l’Atlantico, dove continua regolarmente a consumare ostriche e Chablìs, in attesa di un ingaggio da parte della Nasa per un viaggetto verso Venere.

Beppe Cerutti

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