Sussurbacco, Ah come è particolare il Sanctorum. E chissà magari coi Tortelli Cremaschi
Partiamo dagli abbinamenti che, indubbiamente il vino in questione, vale a dire il vino bianco passito Sanctorum (cantina Colonnara) è decisamente sorprendente e appunto con dolci da forno, piccola pasticceria, torte di mele, crostate, fois gras, formaggi stagionati (Salva compreso) o piccanti, beh ci sta benissimo. Degustare per credere.
Ma proprio grazie alla sua tipicità, al suo essere unico, particolare, sopra le righe e fuori dal coro, il Sanctorum ottenuto da uve Verdicchio in purezza, accompagnato ai Tortelli Cremaschi non sfigura, può sorprendere e … illuminare. Allora proviamolo con Re o Pop Tortello! No?
Il colore? Giallo dorato con riflessi topazio, luminoso e consistente, ma non troppo.
I profumi? Ricco di persistenti, durature, piene sfumature di frutta esotica, pesche sciroppate, albicocche sotto spirito, frutta secca, vaniglia e miele.
Il sapore in bocca? Moderatamente (e non eccessivamente) dolce, morbido, vellutato, fresco, sapido, equilibrato. Ah … rilascia, sensualavvolgente, delicatamente una lunghissima, bella scia di frutta secca, appena tostata e di delicatissime spezie dolci.
La lavorazione infine è la seguente: le uve (Verdicchio) appassiscono in vigna e in appositi locali. Dopo la diraspatura e un successivo breve contatto con le bucce il mosto fermenta in piccole botti di rovere dove il vino si completa per 16 mesi Chapeau al Sanctorum,.
Stefano Mauri